Dall'8 ottobre al 19 novembre 2016, è in programma la mostra "Dialoghi silenziosi" di Aurelio Amendola alla Galleria Santo Ficara (Via Ghibellina, 164r).
“L’arte oggi è un business. Per questo rimpiangiamo quando non lo era. Intendiamoci: a tutti, artisti, galleristi, collezionisti – e critici – piace e piaceva il denaro guadagnato con l’arte, ma come strumento, non come fine. In questo senso, solo pochi anni fa, il mondo dell’arte appariva diverso, più gentile, più divertente, più solidale (!), più vero di oggi, per una sola condizione: si aveva la sensazione di essere tutti sulla stessa barca, neppure tanto grande e sempre in procinto di imbarcare acqua, per cui il salvataggio di uno coincideva di necessità col salvataggio di tutti. Si parlava, ci si incontrava, si mangiava – e soprattutto si beveva – insieme, se non altro perché di tempo libero ce n’era, anche per litigare. Paradossalmente, questa sorta di “flanerie” ha prodotto grandi pensieri, grandi utopie e grandissime opere, non essendo il sistema troppo legato a ferree leggi di domanda e di offerta. L’artista non era un semplice produttore di opere (ripagato oggi con qualche atteggiamento da star, e con molti soldi), il gallerista non era un impresario più o meno fortunato, il critico un abile imbonitore, e il collezionista un “utente finale”, in un certo senso obbligato a possedere certe opere e soprattutto certi nomi per non uscire dal “giretto giusto” internazionale…”
Questo è l’inizio del testo di Marco Meneguzzo per la mostra che intende ricordare un mondo e un modo di fare e di guardare all’arte, tipico di un sistema culturale oggetto oggi di radicali cambiamenti. Aurelio Amendola ha raccolto i ritratti che nel corso degli anni ha avuto occasione di fare agli artisti che Santo Ficara ha amato e scelto come gallerista, mentre gli artisti stessi espongono accanto al proprio ritratto una loro opera, quasi che vi fossero somiglianze rintracciabili. Il tutto per un’operazione che non è né di nostalgia né di rimpianto, ma di orgoglio per qualcosa ben fatto, con la collaborazione e la soddisfazione di tutti.
Gli artisti ritratti da Amendola sono: Carla Accardi, Roberto Barni, Enrico Castellani, Gianluigi Colin, Piero Dorazio, Marcello Jori, Luigi Mainolfi, Aldo Mondino, Luigi Ontani, Pino Pinelli, Roberto Pietrosanti, Antonella Zazzera. A ciascun ritratto, corrisponde un’opera significativa che è transitata per la galleria di Santo Ficara, o per la sua casa. Un testo di Marco Meneguzzo è pubblicato in catalogo, e chiude il cerchio del sistema.
In occasione della mostra sarà edito da Cambi Editore il catalogo numero 60 della collana “Presenze in Galleria”.
Info: www.santoficara.it