Il 13 dicembre 1998 si chiuse definitivamente il manicomio di San Salvi. L’ultimo direttore, Carmelo Pellicanò, volle accompagnare l’uscita dei matti con l’ingresso della città nel manicomio. Individuò nella nascita di un presidio culturale permanente un fattore imprescindibile di tale percorso, invitando i Chille de la balanza a dar vita ad una residenza nell’ex-città manicomio. L’invito era accompagnato dall’assumere l’impegno a non dimenticare e a far conoscere la storia di San Salvi e di quei luoghi nei quali per oltre un secolo le persone non erano state più persone sino all’avvenuto superamento del manicomio. Un invito nel segno della libertà!
Da allora molte cose sono cambiate: 500.000 - fiorentini e non - hanno partecipato alle iniziative dei Chille, più di 45.000 alle centinaia di repliche della famosa Passeggiata “C’era una volta…il manicomio” nella quale Claudio Ascoli racconta ieri, oggi e domani di un importante pezzo della città. La Passeggiata è un viaggio nella memoria: duro, emozionante, divertente, ogni sera diverso dalla precedente perché San Salvi possa davvero ripartire dalla cultura e non sia abbandonato come recenti fatti di cronaca purtroppo ancora testimoniano! Quest’anno la compagnia teatrale, aderendo ad una proposta dell’Associazione per la memoria viva di San Salvi, presenta un progetto dello studio Guicciardini & Magni per un ridisegno dell’area proprio a partire dalle realtà culturali oggi esistenti: Parco, Biblioteca, Tinaia, Scuola Andrea del Sarto e naturalmente Chille. E in questi giorni sta partendo con il coinvolgimento di molte realtà scolastiche, un vero e proprio percorso di ri-costruzione di un Archivio della memoria: il murale, il cinema-teatro, la vecchia Tinaia, i lavori di ragazzi ed insegnanti della scuola dell’infanzia e delle elementari subito dopo l’arrivo a San Salvi saranno materia ed occasione di studio/lavoro per centinaia di studenti. Ciò risponde ad un preciso progetto dei Chille. Dallo scorso anno, infatti, la Passeggiata ha invaso ben 17 manicomi in tutt’Italia, ogni volta analizzando e mettendo in discussione le singole storie e soprattutto l’oggi e il domani di questi luoghi.
Giovedì 6 ottobre alle ore 21 la Passeggiata “C’era una volta…il manicomio” ritorna dov’era nata nel 1999, anche come silenzioso grido rivolto ai soggetti (Asl, Regione, Comune…) che da troppi anni dovrebbero disegnarne il futuro. E ci ritorna arricchita, ma non confortata, dal confronto con altre realtà, talvolta più abbandonate, talaltra più avanzate. In estate Ascoli l’ha presentata a Trieste, nell’OPP di San Giovanni dove nel lontano 1977 per la prima volta il manicomio cessò di esistere. Nel 1973 l’artista Ugo Guarino scrisse sui muri di questo manicomio la celebre frase “LA LIBERTA’ E’ TERAPEUTICA”, negli stessi anni a San Salvi una sconosciuta paziente scriveva sui muri di un corridoio: “PROFESSORESSA (…) FATTI LAVARE TE DA UN INFERMIERE.” Ebbene, potrà sembrare incredibile, ma oggi è difficile ritrovarle entrambe: la scritta sansalvina, abbandonata al suo destino, è pressoché illeggibile, quella triestina è stata addirittura cancellata! A breve, temono i Chille, la stessa sorte toccherà allo splendido murale, oggi nascosto da sterpaie, realizzato da pazienti e visitatori nel maggio del 1978 a San Salvi. Tutto ciò nonostante i vincoli recentemente apposti sul murale dalla Soprintendenza alle Belle Arti.
In questa chiamata i Chille chiedono un impegno collettivo per una San Salvi sempre più nel segno della libertà, una libertà che, come negli anni della rivoluzione basagliana, metta al centro la PERSONA.
L’ingresso alla Passeggiata costa 10 €, i posti sono limitatissimi (praticamente quasi esauriti) e la prenotazione obbligatoria: tel. 055 6236195 – 335 6270739 o info@chille.it.