Girolamo Ciulla espone a Firenze una selezione di opere inedite nella mostra "Le ali di San Giorgio", a cura di Vittorio Sgarbi, che si inaugurerà venerdì 28 ottobre alle 18 nelle sale di Etra Studio Marcello Tommasi (via della Pergola, 57).
Fino al 28 novembre saranno visibili 6 stiacciati e 3 dipinti su carta di grandi dimensioni realizzati per l'occasione ed ispirati alla figura del martire cristiano, che secondo la leggenda riuscì a sottomettere e uccidere il drago che terrorizzava gli abitanti di un villaggio in Libia, convincendo il re e l'intera popolazione a convertirsi al Cristianesimo.
Nell'iconografia tradizionale San Giorgio è solitamente raffigurato con indosso l'armatura da cavaliere per simboleggiare la fede intrepida che sconfigge il maligno, mentre Ciulla sceglie di figurarlo con grandi ali e il volto impenetrabile, in una posa solenne, per far emergere la spiritualità che ha permesso al santo di sconfiggere il drago, qui rappresentato dal coccodrillo, trasformato in un animale docile, quasi domestico.
L'animale è entrato a far parte dell'iconografia dell'artista da alcuni anni, dopo un viaggio in Egitto, e, in questo caso, assume un particolare valore simbolico grazie alla scoperta che in molte chiese Medievali coccodrilli impagliati venivano appesi come ex voto, in quanto gli animali erano assimilati ai draghi e considerati personificazione del demonio.
Anche in questa esposizione fiorentina ricorrono alcuni temi cari allo scultore, come il mito classico ricco di simboli e allegorie, riportato nella contemporaneità per un ritorno alle origini.
Afferma Vittorio Sgarbi che "Il mito e le leggende del greco Ciulla non sono le storie che noi conosciamo, ma il sogno di quelle storie che la sua fantasia trasforma in immagini e racconti nuovi. Ciulla non illustra, ma crea i miti a sua immagine e somiglianza."
In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo con testi del curatore Vittorio Sgarbi e del critico d’arte Marco Moretti.
Info: www.etraeventsfirenze.it