Giovedì 20 ottobre 2016, alle ore 21.00,
Maria Amelia Monti porterà in scena "La lavatrice del cuore" al Teatro Puccini di Firenze, un viaggio nel mondo dell’adozione.
Lo spettacolo fa parte della rassegna "Una stanza tutta per lei".
“Ma tu non lo sai che quando noi donne diventiamo mamme, in qualsiasi modo lo diventiamo, riceviamo in dono una lavatrice del cuore?”Il progettoDall’esperienza del Festival delle lettere e in collaborazione con Italiaadozioni, nasce l’idea di inserire, tra le categorie fuori concorso della manifestazione, Lettera di un’adozione.
L’invito, rivolto a tutti coloro che hanno vissuto direttamente o indirettamente l’esperienza adottiva, intende raccogliere, sotto forma di lettera, aneddoti e testimonianze quotidiane.
L’obiettivo è quello di stimolare una riflessione sul tema, concreta e reale, attraverso una polifonia di voci di genitori e di figli, di nonni, di educatori o semplicemente di amici.
Sono oltre 200 le lettere iscritte alla categoria, vere e proprie testimonianze in cui si orchestrano sentimenti diversi e spesso contradditori.
Lo spettacoloTutto il materiale raccolto diventa fonte di ispirazione di uno tra i più appassionanti appuntamenti del Festival delle lettere: lo spettacolo teatrale La Lavatrice del cuore, scritto da Edoardo Erba ed interpretato da Maria Amelia Monti.
Il racconto dell’esperienza di Edoardo e Maria Amelia si affianca a quello di altre famiglie, di papà e mamme che raccontano il proprio viaggio nel mondo dell’adozione, in un’alternanza tra prosa e lettura di grande intensità, in cui non mancano momenti ironici.
Note d’autoreIl palcoscenico è nudo: un’inquadratura nera, due postazioni e una postazione rialzata per il musicista, uno schermo sul fondo per le proiezioni. Non c’è nessuna presentazione: il racconto della coppia che vuole adottare apre lo spettacolo. La conduttrice è sulla prima delle due postazioni, le luci sono colorate, vivaci. Nessuna proiezione sullo sfondo.
Alla fine del “capitolo” un cambio luci e la proiezione di illustrazioni sullo sfondo. La conduttrice cambia postazione e legge la prima lettera. Segue il primo intervento musicale, acustico, colorato, emozionante. Poi il ciclo riparte da capo: secondo capitolo della coppia all’inizio dell’esperienza, seconda lettera, nuovo intervento musicale e lo schema – in un crescendo emotivo - si ripete fino alla fine. Il racconto della coppia finisce al momento del primo incontro.
Le canzoni non sono necessariamente “a tema”: costituiscono un’espansione emotiva, collegata soprattutto alla coppia, che comunque è una coppia normale, non speciale, e che ha gli stesse alti e bassi, le stesse incertezze e gli stessi problemi di tutte le altre.
La rassegna a sostegno alle attività di ACTO onlus Alleanza contro il tumore ovarico
www.actoonlus.it Per informazioni:
www.teatropuccini.it