Domenica 30 Ottobre (ore 21), al Teatro Niccolini, è la volta di Chloe Mun, pianista coreana, classe 1995, vincitrice assoluta del Concorso di Ginevra (2014) e del Concorso Ferruccio Busoni (2015), dove è stata la prima artista asiatica a ottenere il riconoscimento dal lontano 1949. Il piacevole Mozart della Sonata KV 333, l’evocativo Albeniz della raccolta Iberia (Libro II), lo Schumann visionario e ardente di Blumenstück e della Fantasia op.17 costituiscono il programma di quest’atteso debutto. Quella di Chloe Mun è la storia di una passione per la musica che non conosce ostacoli di sorta. I genitori sono disabili, la famiglia vive solo grazie a un sussidio statale; eppure, a cinque anni, Chloe Mun si avvicina allo studio del pianoforte, esercitandosi di continuo a scuola e nella chiesa del suo quartiere perché in casa un pianoforte non è proprio possibile permetterselo. Ore e ore di esercizi, e con la convinzione sempre più forte di voler intraprendere seriamente la carriera pianistica. Si diploma così da privatista, e inizia a conquistare premi l’uno dopo l’altro e a ottenere borse di studio: nel 2009, si aggiudica il primo premio al concorso Art Dream Competition indetto dal Korean Business Council, che permette a persone delle fasce sociali più basse di accedere a un’educazione artistica di livello. È in quell’occasione che incontra il suo maestro, Daejin Kim, che da allora è suo insegnante e mentore. Attualmente studia alla Korean National University, ma Cloe Mun si è già esibita, sia in recital che con orchestre, in Corea del Sud, Giappone ed Europa.

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