Giovedì 24 novembre, alle ore 18.30, si inaugura "Musica Maestro!", la mostra delle digisculture di Andrea Tirinnanzi presso il ristorante, caffetteria e bottega H12, in via Ponte alle Mosse 15/r – Via Elio Gabbuggiani (Leopolda) a Firenze.
Il bagaglio di esperienze e di duttilità mentale e tecnica acquisito nel corso degli anni attraverso un lavoro accurato e continuo sull’immagine in tutte le sue più impercettibili sfaccettature, ha consentito ad Andrea Tirinnanzi di approfondire ed ampliare il proprio orizzonte artistico. E’ nata così l’invenzione di un’originale forma espressiva che accosta scultura e fotografia, fondendole insieme, per dare vita ad una serie di opere di estrema vitalità e suggestione. Si tratta di sagome bifacciali in legno a grandezza naturale, profilate su una foto elaborata con procedimento digitale e manuale. Ogni opera è un pezzo unico, una riproduzione reale ottenuta mediante un’operazione di ricerca e di studio sulla figura, sullo spazio e sull’espressività. Un’idea interessante ed efficace che ha subito fatto scuola. Chi scrive non ha trovato di meglio che denominarla “digiscultura”. Numerose le occasioni espositive che hanno reso celebri e molto apprezzati i lavori di Andrea Tirinnanzi, ad iniziare dall’omaggio a “I grandi del Cinema” con cui ci ha proposto una ricchissima galleria di attori: da Vittorio Gassman a Totò, da Alberto Sordi a Marilyn Monroe, da Sophia Loren a Brigitte Bardot, da Charlot a Virna Lisi, da Roberto Benigni a Fernandel nei panni di don Camillo. Pietre miliari del grande schermo, miti senza tempo fissati in un fermo immagine tratto direttamente dalla pellicola e trasformato nelle dimensioni e proporzioni naturali. Per proseguire con i personaggi dello spettacolo tra i quali spiccano Conti, Panariello e Pieraccioni. Un pianeta tutto da esplorare, a cui se ne affianca un altro, anch’esso illuminato dai riflettori, quello dello sport che vede Gino Bartali e Fausto Coppi in sella alle loro bici, non più rivali ma testimoni di valori da conoscere e da tramandare. Per giungere alla rivisitazione che recentemente lo ha più appassionato, quella dedicata al mondo della musica leggera con cui l’artista ha raggiunto i vertici più alti della sua ricerca: dai Beatles che attraversano Abbey Road ai big nostrani come Mina e Celentano, da Bob Dylan ad un intenso Marco Masini, al ricordo di un grande come Augusto Daolio, accanto a tanti altri nomi famosi le cui canzoni hanno accompagnato la nostra vita divenendo patrimonio di memoria e di cultura.
La mostra proseguirà fino al 10 dicembre con orario 6.30-24 dal lunedì al sabato.