Dal 13 al 18 dicembre 2016 al
Teatro Niccolini di Firenze (via Ricasoli, 3) andrà in scena lo spettacolo
"Madame Bovary", diretto da
Andrea Baracco, lo spettacolo è
tratto dall'omonimo romanzo "Madame Bovary" di Gustave Flaubert, che, nel 1856 all'epoca della pubblicazione fu subito messo sotto inchiesta, giudicato dalla critica come un oltraggio alla morale.
Emma Bovary è una giovane contadinotta con il desiderio di trasformare la propria vita e sposa il vedovo Charles, un medico condotto, con la speranza di evadere dal mondo dal quale proviene, ma ben presto la noia sopraggiunge giudicando quel sogno del tutto infranto. Mangiare, dormire, riprodursi: questo è il motto di Charles. E quando il marito la conduce ad una festa di un marchese suo paziente, in Emma scatterà qualcosa di nuovo, qualcosa che la condurrà verso un baratro da cui non potrà più tornare indietro. Consapevole del suo fascino inizia a farne un uso goffo ma i primi corteggiatori non mancano ad arrivare. Arriva una figlia che verrà messa subito a balia poiché la donna è incapace di gestire il ménage familiare oppressa dalla sua depressione. Certo la vita è migliore quella descritta nei libri, e la giovane donna legge tantissimo in attesa di dare una svolta alla propria vita. E arriverà con la frequentazione dell’aitante Rodolphe. Ma non tardano ad arrivare i guai con i debiti alle porte causati dall’assillo/provocazione continua da parte di un usuraio tentatore senza scrupoli. Il cianuro metterà fine a ogni cosa, rimetterà a posto la vita/morte di ognuno: Emma nel suo suicidio/liberazione e Charles nella consapevolezza/agnizione di non saper provare rancore, per nessuno.
Sulle orme della madre, Monica Guerritore, Lucia Lavia interpreta Emma Bovary nella versione teatrale originale di Letizia Russo. Costretta tra le insoddisfazioni, la donna si macera in un’esistenza senza sussulti, vuota perfino di linguaggi. Come nel romanzo, le parole sono più efficaci nel mascherare che nel trasmettere la verità: a Madame Bovary non resta che intrecciare un tessuto di bugie con cui ripararsi, come può, dal male di vivere.
Per info:
www.teatrodellatoscana.it/#teatro-niccoliniVM