"In un periodo in cui tutti fanno tutto, proteggere il proprio operato, dargli un nome e una firma è una cosa fondamentale, è così che nasce Intercity". Con queste parole il direttore artistico Dimitri Milopulos ha presentato "Intercity Winter", la stagione invernale del Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino.
La rassegna prende il via alla fine del mese, il 27, 28 e 29 gennaio, con tre repliche della produzione che ha aperto con enorme successo l'ultima edizione del Festival Intercity, "Frammenti di inutili bugie" di Michel Tremblay, diretto e disegnato da Milopulos. Oggi la questione gay è sulla bocca di tutti, sia per il dibattito culturale in corso sulle unioni civili, sia per gli episodi di violenza omofoba, che per l’apparente apertura sociale verso l’argomento. La rappresentazione propone l’amore di due adolescenti in due epoche diverse, osservandolo non solo dal punto di vista dei protagonisti che quell’amore lo vivono, ma anche dal punto di vista degli altri: dei padri, delle madri, e dell’intera società rappresentata nella contemporaneità da uno psicologo e nel passato da un prete. Entrambi i ragazzi, amanti attraverso il tempo, si incontrano e si scontrano con la difficoltà di essere diversi e con la responsabilità che la loro rivendicazione comporta: i 50 anni che li separano non mostrano veri segni di cambiamento.
Domenica 5 febbraio il palcoscenico del teatro si trasforma in cinema per la serata di cinema d'autore "Short Film Night" che presenta sei cortometraggi realizzati da alcune realtà artistiche attive già da vari anni nel panorama fiorentino.
Il programma della serata inizia alle ore 21.00 con The Drift (28', 2014) per la regia e sceneggiatura di Stefano Poggioni, produzione The Factory Prd e Essi Girano, con Cristiano Burgio e Clara Brajtman.
A seguire, Beata Giulia da Certaldo (26', 2016) con la regia di Costantino Maiani, produzione Thelenis Multimedia con Sabrina Bruchi, Isabella Vezzosi, Gianna Casini, Blu Sinni, Caterina Reggioli,
Greta Saracino, Massimo Pascucci e Esse Est Percipi (7') con la regia di Lucio Lepri.La programmazione continua con Hero (15', 2015), regia di Claudio Cirri, produzione Clam, con Alessandro Micheli, Saverio Monni, Elvin Cardoza Rosales, Talla Kebe; e Washing Line (13'. 2016), regia di Claudio Cirri, produzione Clam, con Alex Paiano Bickel, Elena Scomazzetto & Brie. Conclude la serata L'immutabile divenire (12', 2016), regia e sceneggiatura di Consuelo Cipriani, produzione Gonzo Design, con Federico Valeri.
Sabato 11 febbraio torna alla Limonaia dopo tantissimi anni - prodotto dal Teatro delle Donne in collaborazione con il Teatro della Limonaia in occasione del 50° anniversario dell'alluvione di Firenze - Trincea di signore, di Silvia Calamai, con Anna Meacci e Monica Bauco, le musiche originali di Marco Baraldi eseguite dallo stesso al pianoforte, la voce di Giada Secchi, per la regia originale di Barbara Nativi. Trincea di signore è uno spettacolo intenso che vede protagoniste due donne anziane, Ortensia e Gervasia, che spiano dalla finestra una Firenze alluvionata, fra ricordi e nostalgie, battibecchi e speranze, fantasticando su improbabili fughe in canotto. Ortensia e Gervasia sono chiuse in casa, in una Firenze che sembra alluvionata da un tempo immemorabile: il mondo in cui le due donne abitano è deserto e privo di certezze. Il nemico è l'Altro, ma nessuno sa che cosa sia.
Un altro grande ritorno sul palco della Limonaia sarà quello di Valentina Banci (18 febbraio) con questo suo primo studio Medea. Un soliloquio, da Lucio Annio Seneca e Heiner Műller, per la traduzione ed elaborazione drammaturgica di Paolo Magelli, le scene di Loranto Banci e le musiche di Arturo Annecchino. Perché pensare ancora a Medea, come se non fossero bastate così tante epoche e tentativi a raccontarla? Perché da Euripide, si continua a inciampare, scontrarsi, immedesimarsi, parteggiare, viversi nella vicenda di questa donna, impastata di amore e vendetta, pervasa di passione, attraversata da voci dentro la sua testa e folgorata da un amore solo, Giasone? Questa la domanda che si pone Valentina Banci che è alla base del suo monologo.
Il 26 febbraio è una serata che il Teatro della Limonaia dedica a uno dei sui collaboratori storici, Bruno Casini, con una nuova versione del Recital che Dimitri Milopulos eseguì nel 2015 all'interno della 28° edizione di Intercity, Sex and the world, basato sull'omonimo libro di Bruno. In Sex & the world si raccontano 25 anni di viaggi e incontri in giro per il mondo, da Orano in Algeria a Marrakech in Marocco, dall'isola greca di Patmos alla gay Bay Area di San Francisco in California, da una Berlino ancora divisa dal muro a Zeltweg in Austria per il concerto dei Rolling Stones e poi ancora Londra, Madrid, Barcellona, Parigi, Praga, Lisbona, Amsterdam, New York, Las Vegas, Ketama, fino a Herat in Afghanistan. Storie di vita, amicizie, amore, musica, sesso, politica, letteratura, conquiste e battaglie in nome di un mondo più libero e giusto.
Conclude l'edizione 2017 di Intercity Winter la musica con il consueto appuntamento con Sesto Jazz Festival a cura della Scuola di musica di Sesto Fiorentino in collaborazione con Music Pool / Network sonoro e l'Associazione Teatro della Limonaia. Tre serate all'insegna del grande jazz che vedranno sul palco Rainbow Jazz Orchestra(3 marzo), FFabrizio Puglisi - Guantanamo (4 marzo) ed ultimo Ben Wendel Trio feat. Joe Sanders e Jeff Ballard (5 marzo).
Info: www.teatrodellalimonaia.it