Martedì 7 Marzo, alle
ore 17.30, nella
Sala delle Esposizioni dell'Accademia delle Arti del Disegno (Via Ricasoli, 68), si terrà l'inaugurazione della mostra "
Il segno dell'artista", a cura di
Domenico Viggiano,
Segretario Generale dell'Accademia delle Arti del Disegno.L'Accademia delle Arti del Disegno possiede, tra le sue raccolte, una rilevante collezione di grafica e con il proposito di avvicinare il pubblico alla raffinata arte dell'incisione e della stampa manuale, ha voluto dedicare un omaggio a questa tecnica del linguaggio oggi meno praticata.
La storia dell'incisione a Firenze ha segnato tangibilmente la storia dell’arte e della città, anche se in modo forse meno conosciuto dal grande pubblico. Nella mostra promossa e organizzata dall’Accademia delle Arti del Disegno, si celebra quest’arte che fu libera e, al contempo, accademica, come dimostrano le incisioni di Telemaco Signorini e Giovanni Fattori esposte in questa occasione e l’insegnamento quarantennale (dal 1912 al 1953) della tecnica dell’incisione da parte di Francesco Gioli e Celestino Celestini all’Accademia delle Belle Arti di Firenze, dove erano stati a loro volta allievi di Giovanni Fattori.
Tanti artisti che il curatore,
Domenico Viggiano, che è stato per molti anni Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Firenze e nella quale insegnava incisione, oggi Segretario Generale dell'Accademia delle Arti del Disegno, ha voluto omaggiare in quanto "
protagonisti di questo ambito delle arti che a Firenze non conobbe mai la dogmatica di una vera e propria scuola, e che con il loro segno creativo e libero crebbero nel rigore dei nostri grandi maestri come Margheri e Viviani, ma anche con quella libertà di espressione che ci hanno trasmesso da studenti".
Tra le opere esposte spiccano i lavori di Telemaco
Signorini, Giovanni
Fattori, di Guido
Colucci, allievo di Fattori, e maestri che a Firenze vissero e lavorarono, come testimoniano uno splendido e rarissimo monotipo di Giuseppe
Costetti, e ancora opere di Oscar
Gallo, Giovanni
Colacicchi, Rodolfo
Margheri, Giovanni
Viviani, Enzo
Faraoni, di cui l'Accademia delle Arti del Disegno possiede l’intero corpus di 150 incisioni, Vairo
Mongatti, Renato
Alessandrini fino ai contemporanei Gianni
Cacciarini o Andrea
Granchi. Accanto alle opere di artisti storicizzati e celebri, si trovano nomi meno conosciuti, ma non per questo privi di fascino e suggestione.
La mostra sarà aperta
fino al 29 marzo 2017. Orari: da martedì a sabato ore 10.00 - 13.00 / 17.00 - 19.00domenica ore 10.00-13.00Lunedì chiuso.Ingresso liberoInfo:
www.aadfi.it CP