Negli ultimi anni il patrimonio culturale del mondo ha subito forti attacchi da parte dell'uomo e della natura: basti ricordare i recenti sismi in Italia centrale, che hanno gravemente danneggiato incredibili tesori artistici, e le violente distruzioni di simboli della cultura mondiale da parte di estremisti. Eventi inspiegabili che lasciano sconcerto, paura, rabbia, timore, ma che possono anche essere il via per rafforzare una comune “identità culturale” da proteggere, custodire e difendere, grazie alla quale l’umanità ritrova la sua storia e il suo senso di esistere. L’incontro in sala d’Arme, organizzato lunedì 27 marzo alle h17 dal Comune di Firenze – Musei Civici Fiorentini e Ufficio UNESCO – e dall’Associazione MUS.E in occasione del G7 della Cultura a Firenze, offre alla città l’opportunità di radunarsi intorno al Patrimonio Mondiale – di cui fa parte il centro storico fiorentino, tanto apprezzato dai turisti ma ancor più amato dai residenti – e di approfondire gli aspetti principali relativi ai rischi, ai traffici, ai pericoli ma anche alle difese della cultura e dell’arte.
L’iniziativa è quindi rivolta alla cittadinanza e intende portare all’attenzione del largo pubblico i temi portanti del G7 Cultura che si terrà nei giorni immediatamente successivi.
Il pomeriggio, alla presenza della Vicesindaca Cristina Giachi, vedrà la presentazione di casi emblematici e la condivisione di riflessioni di assoluta attualità con gli interventi di: Alexy Karenowska, Direttore Tecnologia di The Institute of Digital Archaeology dell’Università di Oxford, protagonista insieme a TorArt della riproposizione dell’Arco di Palmira (che proprio dalla mattina del 27 sarà possibile ammirare in Piazza Signoria); Stefano Valentini, archeologo e condirettore del Center for Ancient Mediterranean and Near Eastern Studies (CAMNES) sui temi dell’archeologia militante in Iraq e Siria; Alesia Koush, storica dell’arte e studiosa del traffico illecito di opere d’arte e di beni archeologici e della protezione del patrimonio internazionale; Paolo Canuti, geologo e docente UNESCO presso l’Università degli Studi di Firenze della prevenzione e della gestione sostenibile del rischio idrogeologico per la conservazione del patrimonio; Carlo Francini, responsabile Ufficio Unesco Comune di Firenze, cui si deve anche il progetto Firenze per Bene.
Fonte: http://musefirenze.it/il-recupero-dellarte-proteggere-la-cultura/