Mercoledì 5 Aprile, alle 10.00 e alle 15.30, la Sala Ferri del Gabinetto Vieusseux in Palazzo Strozzi, celebrerà Giacomo Debenedetti, il più importante critico italiano del Novecento, nel cinquantesimo anniversario della morte.
Ci saranno interventi di Alfonso Berardinelli, Marino Biondi, Mario Andreose e Raffaele Manica e la conduzione sarà affidata a Franco Contorbia. Il pomeriggio, invece, si parlerà della alla difficile relazione tra critici e narratori con Giorgio Ficara, Carla Benedetti, Massimo Onofri, Giulio Ferroni, Luca Doninelli, Elisabetta Rasy, Mauro Covacich e Walter Siti.
Il cosiddetto “secolo della critica”, il Novecento, è infatti finito da tempo e già negli anni Novanta si avvertivano i sintomi di una mutazione nella cultura letteraria. Mentre nella prima metà del secolo scorso e fino al 1980, da Renato Serra e Emilio Cecchi, da Giacomo Debenedetti a Gianfranco Contini, a Pasolini e Calvino, la critica era vincolata alla letteratura, fino a esserne un organo vitale, negli ultimi due o tre decenni questo legame si è allentato e si è spesso trasformato in una specie di estraneità. I narratori, più che lamentarsi dei critici o implorarne l’attenzione, tendono a farne a meno, privilegiando il rapporto diretto con gli editori e con i lettori. I critici sono, a loro volta, sempre più insoddisfatti della letteratura che si pubblica. La loro autorità e influenza sembra nettamente diminuita. Ma succede anche che siano proprio i critici a ritenere la letteratura attuale un oggetto poco degno di attenzione, intorno al quale è difficile o inutile costruire sia un’idea di letteratura che argomentazioni e valutazioni culturalmente solide. Il pomeriggio sarà invece dedicato allo stato attuale dei rapporti fra critici e narratori. Esiste uno stile del romanzo italiano oggi? Quali sono i suoi temi dominanti? Quale idea della vita individuale e sociale ne emerge? C’è ancora un rapporto fra i nuovi romanzi e il romanzo del Novecento? Sono stati creati personaggi nuovi, capaci di esprimere i problemi del presente? Critici e narratori si confronteranno su questo e altro forse ora per la prima volta.
Info: www.vieusseux.it