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martedì 03 dicembre 2024

Scrittori raccontano scrittori: Simona Vinci racconta Gianna Manzini a Palazzo Strozzi

06-05-2017

Sabato 6 Maggio, alle ore 11.00, nella Sala Ferri di Palazzo Strozzi proseguono gli incontri di "Scrittori raccontano scrittori", l'iniziativa promossa da Alba Donati e Gloria Manghetti in occasione dell'inizio delle celebrazioni "Verso i 200 anni del Gabinetto Vieusseux". Simona Vinci, attraverso i carteggi e i documenti epistolari del fondo conservato al Gabinetto Vieusseux, parlerà di Gianna Manzini, della sua scrittura e della sua vita, concentrandosi soprattutto su due libri: La sparviera e Ritratto in piedi e sull'amore di Manzini per gli animali, presente in tutta la sua produzione letteraria.

Autrice oggi “dimenticata", è stata da alcuni addirittura definita la più importante scrittrice italiana, protagonista di un avventura letteraria molto personale e atipica, che attraversa il Novecento in un percorso originale e innovativo, fatto di tecniche nuove e parole antiche. Della scrittrice pistoiese Simona Vinci, ultima vincitrice del Premio Campiello con ‘La prima verità’, racconta il suo particolare amore per la vita animale. Nel suo immaginario gli animali compaiono spesso come personaggi autonomi, protagonisti assoluti di racconti o ritratti, nella loro verità biologica e in quella allegorica che sono chiamati a rappresentare. Vinci si soffermerà su due romanzi in particolare, La sparviera e Ritratto in piedi, il romanzo che nel 1971 le valse il Premio “Campiello” e che ripercorre in modo non cronologico la vicenda umana del padre di Manzini, anarchico e antifascista. Il racconto di una città, Pistoia, e di un periodo storico ma anche un viaggio nel ricordo, nelle memorie familiari, nel rapporto interrotto e discontinuo di una bambina e poi donna anziana con un padre sfuggente e amato, rievocato attraverso gesti piccoli, come quello di chiedere, per il suo funerale, invece che fiori, "piccole ciotole col miglio per gli uccelli."
 
Scrittori raccontano scrittori è un progetto triennale: ogni anno 10 scrittori rileggono 10 scrittori di ieri, le cui carte sono custodite nell' Archivio Contemporaneo del Gabinetto. Agli scrittori è stato chiesto di ‘frugare’ nelle carte dell’Archivio Bonsanti alla ricerca di una chiave di lettura nuova dell’autore scelto. Saranno racconti fatti a partire da qualcosa di raro o di inedito, uno scarabocchio, una variante scritta a margine, un disegno sul quaderno di appunti. Dopo Simona Vinci il ciclo si concluderà sabato 13 maggio presso il Cinema La Compagnia (via cavour 50/r, Firenze) con Andrea Bajani che rileggerà Antonio Tabucchi.

Simona Vinci (Milano, 1970) con il suo primo romanzo, Dei bambini non si sa niente (Einaudi – Stile libero, 1997) ha ottenuto un grande successo di pubblico e di critica ed è stato tradotto in quindici paesi, tra i quali gli Stati Uniti, il Giappone e la Cina. Sempre per Einaudi sono usciti la raccolta di racconti In tutti i sensi come l’amore (1999) e i romanzi Come prima delle madri (2003), Brother and Sister (2004) Stanza 411 (2006) Strada Provinciale Tre (2007) e Rovina (2007). Il suo ultimo romanzo La prima verità (2016) è vincitore dei premi Pozzale Luigi Russo 2016, Premio Selezione Campiello e Supervincitore Campiello 2016, premio Città di Vigevano, Premio Selezione Segafredo-Zanetti, Un libro per il cinema; Premio Volponi 2016.

Gianna Manzini (Pistoia, 1896 – Roma, 1974) Toscana di origine e di formazione ma dalla metà degli anni Trenta romana di adozione, partecipa da protagonista all’esperienza fiorentina di «Solaria» fondata da Alberto Carocci nel 1926, e in questo ambiente colto e attento alle nuove proposte conosce Arturo Loria, Alessandro Bonsanti, Prezzolini, De Robertis e il giovane Montale. Nel 1928 pubblica il suo primo romanzo, Tempo innamorato, accolto come una ventata di novità dalla critica: recensito da Emilio Cecchi, attira l'attenzione di André Gide e Valery Larbaud. Faranno seguito racconti e romanzi (Incontro col falco, 1929, Ho visto il tuo cuore, 1950, La sparviera, 1956) “bestiari” (Animali sacri e profani, 1953, L’arca di Noè, 1960) e “ritratti” (Foglietti, 1954, Ritratti e pretesti, 1960). Nel 1971 vince il Premio Campiello con il romanzo Ritratto in piedi.

I progetti sono stati pensati per le scuole medie superiori.  Gli incontri saranno comunque aperti al pubblico fino ad esaurimento posti.

Info: www.vieusseux.it