Dal 4 al 31 maggio 2017, nella Sala delle Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno, in Via Ricasoli n.68, angolo Piazza San Marco, sarà ospitata la mostra “Body Conscious” di Antonio Ciccone, a cura di Tiana Ciccone e Giuseppe Figna.
Cinquantasei opere scelte, in prevalenza grafica, con le quali Antonio Ciccone si misura con l’autorevole tradizione del figurativo, privilegiando la raffigurazione del corpo umano e del nudo, tratteggiati con un disegno rigoroso che conferisce alle composizioni grande eleganza e una semplicità dal gusto “classico”. Il nudo, infatti, è uno dei temi più ricorrenti nell’arte occidentale, dalla statuaria del mondo classico, riscoperta in epoca rinascimentale, allo studio dell’anatomia, fino a quando diviene scuola a sé all’interno delle accademie d’arte. Ciccone si forma alla Libera Scuola di Nudo dell’Accademia di Belle Arti di Firenze ed è allievo presso lo studio di Pietro Annigoni e Nerina Simi, dai quali apprende la disciplina del disegno ed è durante quegli anni di alunnato, attraverso l’esercizio continuo sul modello, che matura l’interesse verso il ritratto della figura umana e la sicurezza nel “segno”.
Cristina Acidini, Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno, sottolinea come “l’ininterrotto rapporto artistico di Ciccone col corpo umano poggia ed ha poggiato per tutta la sua vita professionale sulle solide basi gettate nella sua prima giovinezza, con gl’insegnamenti di Pietro Annigoni e di Nerina Simi. Nel tempo, la maestria grafica e la sicurezza tecnica si sono connaturate a Ciccone così da sembrare in lui sorgive; ma che a dire il vero nell'Italia d’oggi si ritrovano solo in coloro che negli anni Sessanta divennero noti, anche fuori dai confini patri, come i giovani di Annigoni”.
Con la mostra “Body Conscious”, attraverso l’uso sapiente di tecniche diverse, dallo sfumato del carboncino all’inchiostro di china, fino al collage di pastelli e carboncino, Antonio Ciccone ci presenta figure dinamiche collocate in uno spazio atemporale, metafisico e geometricamente definito, conferendogli non solo un effetto pittorico, ma compiutamente plastico. Una galleria di eroi del nostro tempo, uomini e donne, in pose atletiche, sorreggono carichi metaforici nella fatica e nella gioia del loro quotidiano cammino, e sono celebrati come fossero dei, attori della propria vita. Ritratti di atleti presentati a figura intera, mentre si allungano e si avvitano, nelle mosse ampie o compresse dei rispettivi sport, corpi nudi slanciati in pose spericolate, che ad ogni performance rinnovano il proprio rapporto con se stessi e con lo spettatore.
L’investigazione sul soggetto prescelto è continua e, non a caso, per ogni personaggio che è autentico motivo di interesse, Ciccone realizza una “serie” al fine di sviscerarne ogni aspetto, ogni movimento, l’effetto che esso riflette sui corpi, la tensione “nervosa” che genera sui muscoli e, non ultimo, il sentimento. Di questo atteggiamento è un perfetto esempio la serie intitolata “Marga e Keith”, dedicata alla coppia dei noti danzatori Marga Nativo e Keith Ferrone (concittadini di Ciccone in Oltrarno) dei quali l’artista minuziosamente sottolinea il dinamismo esuberante e centrifugo dei passi e dei gesti nella danza.
Info: www.aadfi.it