Domenica 14 Maggio, alle ore 17.00, i giovani dell'Associazione Culturale Kantharos portano in scena "Bianco e Nero", opera originale di teatro fisico-sonoro di e con Isabella Quaia, Francesco Gabrieli e Guido Gentilini, al Teatro Affratellamento (via Giampaolo Orsini, 73).
La paura del silenzio, la paura del vuoto, la paura della morte in quanto assenza di vita. Ciò che non conosciamo è da sempre ciò che ci fa paura, la paura degli animali, la paura degli altri esseri umani. C'è un solo modo per superare (non sconfiggere) la paura, ed è la conoscenza, la curiosità, l'atteggiamento di ascolto e di ricezione che ci consente di scoprire. Uno studio espressivo per indagare i meccanismi atavici di scoperta dell'altro restando fuori da contesti storico/sociali fuorvianti e mutevoli, per restituire un'autenticità della relazione umana pura, più naturale e forse anche più facile. Un'indagine sul sentire attraverso il suono, il corpo e sul percepirsi in relazione a qualcosa di opposto, estraneo a noi, o diverso da ciò che crediamo di essere. Un viaggio attraverso gli stati emotivi, quelli che viviamo spesso inconsapevolmente e che ci portano ad allontanare, respingere o ad apprezzare, ad accogliere.
Inoltre, alle ore 16.00, in programma l'incontro "Quali linguaggi teatrali per il teatro-ragazzi?" a cura di Patrizia Mazzoni e Guido Gentilini (saletta II piano).
Lo spettacolo è un nuovo appuntamento della rassegna "Nuovi Teatri di Comunità", quinta edizione di Teatro Sociale in ambito educativo a cura delle associazioni Kantharos e Agita.
Info: www.affratellamento.it