Un giardino di oltre 10.000 metri quadri che torna alla città grazie a un intervento di arte pubblica. Un palinsesto di eventi per adulti e ragazzi, volto a valorizzare il rapporto tra l’Arno e la città e a animare un luogo “di confine”.
La riva sinistra del fiume sotto Lungarno Serristori si trasforma ancora nel
“Terzo Giardino”, grazie alla riqualificazione artistica realizzata dal
collettivo Studio ++, un lavoro attento alla conservazione naturale e alla valorizzazione della biodiversità.
Per il 2017 questo spazio entra a pieno titolo nell’Estate Fiorentina, affiancando all’opera d’arte un programma di incontri, workshop e laboratori per famiglie, che punta a avvicinare l’ambiente fluviale ai cittadini, facendone emergere le peculiarità. L’obiettivo è recuperare appieno uno spazio appena fuori dalla Firenze monumentale, rendendolo da marginale pienamente fruibile. L’iniziativa prende forma all’interno del
Progetto "Riva", la piattaforma multidisciplinare che riunisce artisti, architetti, performer, operatori culturali e istituzioni in un cantiere di ricerca comune attorno al fiume Arno, promossa da Le Murate Progetti Arte Contemporanea, MUS.E, Comune di Firenze, Regione Toscana, direzione artistica di Valentina Gensini, con il contributo di Publiacqua.
Il progetto di Studio ++, collettivo d’artisti composto da Fabio Ciaravella, Umberto Daina e Vincenzo Fiore, si basa su tagli mirati della vegetazione spontanea che cresce nei pressi dell’Arno, sfruttando le tecniche impiegate per il mantenimento degli argini. Due diverse azioni creano aree differenti: “parterre” geometrici divisi in quattro sezioni trasversali e veri e propri muri di vegetazione spontanea. Il risultato è un disegno ispirato alla tradizione del Giardino all’Italiana, con particolare attenzione al modello dei Giardini dei Semplici. La vegetazione che emerge è costituita dalle piante spontanee della riva del fiume, che, grazie a questo metodo di “sottrazione”, si manifestano in tutta la loro inaspettata biodiversità. L’aggettivo “terzo” richiama la metafora del paesaggista Gilles Clèment che spiega come la vegetazione abbandonata presente nei “residui dell’organizzazione razionale dell’uomo” sia un’importante riserva di biodiversità e potenziale evolutivo. Il Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno contribuisce al progetto in qualità di ente tecnico-operativo al quale, in collaborazione con il Genio Civile della Regione Toscana, è affidata la manutenzione ordinaria sugli argini e sulle sponde dell’Arno. Nel caso specifico lo sfalcio della vegetazione è effettuato dagli operatori del Consorzio con una frequenza maggiorata ed una modalità tale che permette comunque l’ispezione e la vigilanza ai fini della sicurezza idraulica ma contribuisce, al contempo, a rendere quella naturale banca di sedimenti fluviali vegetata una vera e propria opera d’arte.
Il palinsesto di eventi che animerà questo spazio partirà sabato 10 giugno con il laboratorio gratuito per famiglie “Il giardino del fiume. Alla scoperta del Terzo Giardino”, organizzato dal dipartimento mediazione di MUS.E. I bambini e i loro genitori potranno conoscere le specie vegetali che crescono spontanee sulle rive dell’Arno per riscoprire la dimensione naturale della città, in stretto dialogo con le architetture urbane. Si prosegue tra giugno e luglio con workshop per grandi e piccini, volti sempre a riscoprire la ricchezza biologica nascosta tra le rive dell’Arno e a guardare la città da una prospettiva insolita.
Il 21 e il 22 giugno Source, il progetto di self-made design ideato dall’associazione Altrove, guiderà un workshop di due giorni orientato alla progettazione e alla realizzazione di piccoli elementi d’arredo per il Terzo Giardino; indirizzato a studenti delle università e delle accademie, produrrà sedute e leggeri sistemi d’ombra per rendere "più comodo" questo spazio.
Il 29 giugno sarà invece la volta di un altro workshop con protagonista Carlo Scoccianti, biologo WWF Toscana e esperto di ecologia applicata al territorio, che cercherà di avvicinare i cittadini al rapporto con il fiume, educando i partecipanti alla natura spontanea a partire dall’osservazione delle diverse specie nel giardino. A settembre sono previste, infine, iniziative che coinvolgeranno realtà virtuose a livello nazionale, che hanno saputo riqualificare artisticamente zone di margine: momenti di scambio, conoscenza e confronto su “buone pratiche” di rigenerazione urbana che hanno permesso di ridonare ai cittadini spazi abbandonati.
«Una grande opera di riqualificazione urbana – ha commentato l'assessore all'ambiente Alessia Bettini – il fiume non è una discarica ma, piuttosto, un luogo di notevole biodiversità. Questo progetto è particolarmente importante perché permette di far riscoprire questa ricchezza ai fiorentini ed anche ai turisti. L'obiettivo finale è quello di rendere sempre più fruibili le sponde dell'Arno».«L'intervento di Studio ++ rappresenta una esperienza di grande aggiornamento sul pensiero ecologico ed ecosofico europeo, che dagli anni Settanta, tramite autori come Gregory Bateson, quindi Gilles Deleuze e Félix Guattari, giunge fino alle teorie economiche "zero waste" di Gunter Pauli o al concetto di Terzo paesaggio di Gilles Clement, con cui questo lavoro dialoga in modo colto e spregiudicato. – spiega Valentina Gensini - Finalmente il paesaggio urbano cittadino ritrova una identità storica e ambientale attraverso un'operazione colta e raffinata che restituisce alla cittadinanza un giardino di 10.000 mq, ovvero un primo tratto di parco fluviale».«Volentieri collaboriamo ad un progetto che, grazie ad una brillante intuizione dei suoi ideatori, permette di valorizzare il lavoro di manutenzione operato dal Consorzio a San Niccolò come su tutto il corso cittadino dell’Arno e sugli altri corsi d’acqua fiorentini per avere fiumi sia più sicuri che più belli» fa presente Marco Bottino.
Per informazioni:
http://www.lemuratepac.it/progetto-riva/ (fonte: Ufficio Stampa del Comune di Firenze)