Prosegue al Museo Marino Marini Director’s Cut, un ciclo d’incontri con alcuni direttori delle più importanti istituzioni italiane, per ascoltare dalla loro viva voce il “dietro le quinte”, la loro esperienza, le idee che stanno alla base del loro operato e come sono riusciti a metterle in pratica, le difficoltà che hanno incontrato e come le hanno superate. Esperienze molto preziose, che raccontano non solo di sfide alla burocrazia e tagli alle risorse, ma anche del coinvolgimento dei cittadini, attraverso la coscienza e l’orgoglio di vivere in un paese che ha il patrimonio culturale più bello del mondo, portandoci inoltre indicazioni su progetti e visioni futuri.
Attori dei prossimi due appuntamenti saranno, lunedì 12 giugno Anna Maria Montaldo e mercoledì 14 Andrea Viliani (entrambi alle ore 19).
Anna Maria Montaldo, fresca di nuova nomina, nell’aprile 2017 è diventata direttore dell’Area Polo Arte Moderna e Contemporanea del Comune di Milano, nel quale convergono tre realtà museali complesse e di grande rilevanza come la Galleria d’Arte Moderna, situata nella Villa Reale di Via Palestro, il Museo del Novecento, aperto al pubblico nel dicembre 2010 negli spazi dell’Arengario in Piazza Duomo, ed il Museo delle Culture, che ha trovato collocazione negli spazi dell’ex fabbrica Ansaldo e che ospita la collezione civica extraeuropea e uno spazio per le mostre temporanee. La Montaldo ci racconterà, a caldo, di questo percorso appena intrapreso ma anche della sua precedente esperienza di direzione presso i Musei Civici di Cagliari, che l’ha vista occuparsi, tra l’altro, dell’acquisizione di alcune importanti collezioni private e del progetto complessivo di riapertura di tre musei.
Mercoledì 14 giugno, sarà la volta di un giovane direttore, Andrea Viliani, dal 2013 alla Direzione generale della Fondazione Donnaregina, creata dalla Regione Campania a cui dal 2005 è affidata la gestione del Madre, Museo d’Arte contemporanea DonnaREgina. Un’esperienza e un curriculum completamente diverso dal quello di Anna Maria Montaldo ma anche di Mauro Felicori o di Emma Zannella, che hanno animato con i loro racconti i precedenti incontri di Director’s Cut. Viliani ha collaborato nel campo dell’arte contemporanea con importanti curatori internazionali come Germano Celant, Iwona Blazwick, Okwui Enwezor, Francesco Bonami, Jeffrey Deitch e Carolyn Christov-Bakargiev. Un bagaglio che ha portato a Napoli, una città estremamente vitale, che mette in relazione il suo immenso patrimonio antico con il contemporaneo. “ll Madre - dichiara in una recente intervista - continua a interrogarsi sulla contemporaneità. La nostra proposta è quella di dichiarare che tutta l'arte è stata contemporanea, e quindi vogliamo raccontare la storia dell'arte con luoghi e tempi diversi”. Viliani, fin da subito in questo suo incarico, ha puntato sulla valorizzazione della collezione, sulla relazione tra artisti e pubblico, sull’integrazione fra il museo e il territorio, sul mettersi a servizio del museo e della città, e soprattutto sulla buona reputazione.
Director’s cut parte da una delle caratteristiche principali del nostro paese, ovvero che l’Italia è un "museo diffuso". Oltre ai "grandi attrattori", sempre di più i musei che un tempo erano considerati "minori" fanno vivere, attraverso la loro azione quotidiana, il territorio, rivestendo oggi un ruolo da protagonisti, attivatori di sviluppo locale e di economie, in particolare quelle legate al turismo culturale. Realtà considerate erroneamente "piccole" che hanno invece grandi storie da raccontare.
«Abbiamo pensato - dice Patrizia Asproni, Presidente del Museo Marino Marini, ideatrice di questo progetto - di condividere queste esperienze, spesso più conosciute e apprezzate all'estero che in Italia, attraverso coloro che più di tutti sono impegnati in uno sforzo di dialogo permanente, quei direttori di museo che con passione, dedizione e competenza rendono grande il nostro patrimonio culturale. Spesso alle prese con contrazione di risorse economiche, riescono a posizionare i musei in contesti internazionali tanto da diventare Best practices. Li abbiamo quindi invitati a parlare del loro lavoro e dei loro musei, offrendo un'occasione unica agli addetti ai lavori ma anche al grande pubblico di scoprire il "dietro le quinte" che accompagna una professione a volte poco conosciuta nei processi di “trasferimento di valore”».
Director’s cut prosegue a giugno con altri due incontri con Giacinto Di Pietrantonio, GAMeC di Bergamo e Peter Assmann, ex direttore del Palazzo Ducale di Mantova, e successivamente con un nuovo ciclo a settembre.
Info: www.museomarinomarini.it