Sabato 24 Giugno all'Off Bar prende il via il tour di BowLand, il trio iraniano con base a Firenze, che con il suo primo album intitolato "Floating Trip" ha già riscosso buoni consensi, sia di pubblico, sia di critica.
Il concerto ai Giardini dela Fortezza Da Basso di Firenze è a ingresso libero e inizierà alle 21.30.
Floating Trip
La partenza. Due bambini che si conoscono in terza elementare, “gareggiando” per vincere un concorso di disegno sulle tartarughe ninja.
Uno si chiama Saeed, e l'altro Pejman (per gli amici soltanto Fa), bambini nel cuore di un Iran che è radice e che a quell'età non ha definizioni né contrasti ed è solo Origine, Casa.
Il Viaggio porta con sé Lei Low, che arriva qualche anno dopo nella compagnia del gruppo dei due amici. Il viaggio è anche quello che porterà poi Saeed a trasferirsi a Firenze per studiare architettura e Pejman, qualche anno più tardi, a raggiungerlo con lo stesso intento. Lei Low, ora compagna di Pejman, chiude la fila e cerca un corso di animazione e grafica a cui iscriversi. Ciò che cercavano, dal viaggio, i tre lo hanno trovato e portato a termine.
L'arrivo è qui, oggi, in Floating Trip: un album – il primo – nato dal connubio di vite, esperienze e sonorità immagazzinate dal trio iran-italiano: musica elettronica che integra strumenti acustici ed elettroacustici con una paletta sonora che unisce analogico e digitale in uno stesso progetto.
L'arrivo è un progetto trasversale, che vive e si alimenta grazie a fonti artistiche diverse: le note, la voce, la grafica.
Realizzato grazie al contributo di Toscana100Band, progetto di Regione Toscana nell'ambito di Giovanisì, il disco d'esordio della band “di stanza” a Firenze è la somma delle influenze artistiche – dalle Cocorosie a Nicolas Jaar passando dai Portishead ai Gorillaz – maturate negli anni dai suoi componenti. Tracce le cui parole sono diretta conseguenza della musica, origine primaria; pezzi che portano dentro un'innata radice mediorientale ma che di stereotipo o di definizioni forzate non hanno nessuna parvenza.
Pezzi davvero home-made, pensati e costruiti fra le mura di un domestico condiviso, che è sinergia, è spunti, è fatto di turni per lavare i piatti, ma dall'acqua che scorre nascono idee, una base o un sottofondo, si campiona, si registra, si improvvisano melodie con uno strumento, ci si arrangia la voce e qualcosa lentamente nasce.
Tre ragazzi cresciuti in Iran guardando alle influenze occidentali, tre ragazzi che oggi vivono in Occidente e che proprio nel trip musicale intrapreso hanno deciso di andare a riscoprire anche il sound della propria terra.
Una fra le tante ispirazioni per poi elevarsi altrove.
Perché proprio Bowland è il nome del loro gruppo e Bowland in persiano significa “alto”.
Bowland è un'ascesi, una terra sognata e sognante dove i tre ragazzi sono arrivati senza pianificarlo.
Quella terra gli è piaciuta e Floating trip è il desiderio di esplorarla.
BowLand
Lei Low: testi, voce. Cantante e illustratrice, Lei Low ha un timbro etereo quanto la fantasia delle sue grafiche. Un'estensione morbida, colori delicati.
Pejman Fa: didgeridoo, scacciapensieri, kalimba, human beatbox, percussioni, voce. Insegnante di didgeridoo da molti anni, grazie anche a questo strumento, Fa inserisce in Floating Trip accenti profondi e surreali caratterizzando il sound in maniera decisiva.
Saeed Aman: chitarra, synth, percussioni, con un background musicale che parte dall'alternative rock per poi intraprendere un percorso autodidatta più legato alla produzione con macchine e software.