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mercoledì 25 dicembre 2024

Torna la Domenica Metropolitana a Firenze con tanti eventi e visite gratuite

02-07-2017
Domenica 2 Luglio torna la "Domenica Metropolitana", la giornata dedicata all'ingresso gratuito nei Musei Civici Fiorentini per i residenti della Città Metropolitana di Firenze.

La giornata, grazie al sostegno di Giotto-FILA, offre un ricco ventaglio di visite, percorsi e attività in vari luoghi di cultura della città. Fra questi:

Museo di Palazzo Vecchio
"Percorsi segreti"
target: per giovani e adulti | orario: 10.00, 11.30, 14.30, 16.00 durata: 1h15’
La proposta consente di visitare alcuni ambienti particolarmente preziosi: fra questi la scala realizzata per volere di Gualtieri di Brienne e ricavata nello spessore della muraglia; lo Studiolo di Francesco I de’ Medici, raffinatissimo scrigno “di cose rare et pretiose”, e lo Scrittoio del padre Cosimo I (più conosciuto come Tesoretto); infine l’imponente struttura a capriate che sorregge il soffitto a cassettoni del Salone dei Cinquecento.
"Visita a Palazzo"
target: per giovani e adulti | orari: 15.00 durata: 1h15’
Palazzo Vecchio è il cuore di Firenze, simbolo della storia della città. Una storia che comincia nel 1299, quando nasce per ospitare i governanti della Firenze medievale, e che conosce un’età dell’oro nel momento in cui la famiglia Medici vi porta la propria residenza trasformandolo in una vera Reggia. La visita permette di comprendere come architetture, arti minori, sculture e dipinti concorrano alla creazione di un unicum ricco e complesso che si è trasformato, stratificato e rinnovato nel corso dei secoli.
"I segreti di Inferno"
target: per giovani e adulti | orario: 10.30, 16.30 durata: 1h15’
"Palazzo Vecchio assomiglia a una gigantesca torre degli scacchi. Con la sua solida facciata squadrata e gli spalti merlati, l'edificio è situato a guardia dell’angolo sudorientale di piazza della Signoria". Così scrive Dan Brown nel suo ultimo best-seller, Inferno, ambientato a Firenze e in larga parte in Palazzo Vecchio. Seguendo i passi del professor Robert Langdon, il pubblico potrà conoscerne la storia rivivendo le ambientazioni e le scene del romanzo, dalle sale pubbliche agli ambienti più segreti.
"La reggia medicea"
Le sale di Palazzo Vecchio raccontano ancora oggi in modo evidente le trasformazioni occorse nel Cinquecento, quando Cosimo I de' Medici vi trasferì la sua residenza incaricando dei lavori prima Giovanni Battista del Tasso e poi Giorgio Vasari. Accanto alle funzioni governative il palazzo assunse così anche il ruolo di Reggia Ducale, ospitando non solo la famiglia ducale ma tutta la corte. Il percorso consente di visitare i principali ambienti del Palazzo con un’attenzione particolare non solo ai fasti e alle bellezze dell’età medicea ma anche agli aspetti di vita quotidiana, rievocando le consuetudini, gli avvenimenti e le curiosità che animarono tanto le sale pubbliche quanto le stanze private.
"Vita di Corte"
Oggi Palazzo Vecchio è un museo, ma nel Cinquecento era la residenza del duca Cosimo I de Medici, di sua moglie Eleonora de Toledo e dei loro undici figli. Attraversando le sale del museo i visitatori potranno non solo ammirare lo splendore della reggia ma anche immaginare i sontuosi banchetti nella Sala Grande e i terrazzi fioriti come giardini. Infine sarà possibile indossare mantelli e zimarrine, scarpe e cappelli cinquecenteschi oppure dilettarsi con alcuni giochi da principini.
In bottega: la pittura su tavola
"Da Cimabue in dietro, e da lui in qua s’è sempre veduto opere lavorate a tempera in tavola… E temperavano i colori da condurli col rosso dell’uovo o tempera…”. Così Giorgio Vasari introduce la tecnica della tempera all’uovo; e per il tempo di un laboratorio il pubblico si cala nei panni di apprendisti di bottega per sperimentare direttamente le fasi di lavoro, dal macinare i colori al dipingere.
"La favola del primo viaggio intorno al mondo"
La sala delle carte geografiche in Palazzo Vecchio mostra tutto il mondo conosciuto a metà Cinquecento. Fra queste figura la rappresentazione dello stretto di Magellano, scoperto da un coraggioso marinaio portoghese partito dalla Spagna nel 1519 con l’intento di raggiungere le Molucche, le favolose isole delle spezie. Il racconto è intrecciato di oggetti esotici e profumi di terre sconosciute; e al termine della storia i bambini potranno visitare la sala delle carte geografiche.
"Favola della tartaruga con la vela"
Il duca Cosimo aveva, fra le sue imprese, una particolare predilezione per la tartaruga con la vela, che è infatti onnipresente nelle sale del suo Palazzo. E proprio una piccola tartaruga racconta ai bambini un’antica storia che parla di bambini e di tartarughe, di velocità e di lentezza, di prudenza e di saggezza. Al termine della storia i bambini si cimenteranno in una “caccia alla tartaruga con la vela” negli ambienti di Palazzo Vecchio.

Cappella Brancacci
Il convento di Santa Maria del Carmine racchiude un vero e proprio tesoro dell’arte rinascimentale: la cappella voluta da Felice Brancacci e dipinta dai grandi maestri Masolino, Masaccio e Filippino Lippi. La visita consentirà di leggere le diverse scene delle storie di San Pietro centrando l’attenzione sulle novità stilistiche e costruttive introdotte dal giovane Tommaso, chiamato Masaccio per sua “straccurataggine” – come scrive Vasari – ma divenuto universalmente noto per la portata rivoluzionaria della sua arte.

Visita alla Fondazione Romano e di Santo Spirito
La visita consentirà di ammirare la raffinata collezione dell’antiquario Salvatore Romano – donata alla città di Firenze e custodita nell'antico cenacolo del convento agostiniano – e l’annessa basilica, capolavoro di architettura rinascimentale, edificata nel XV secolo su progetto di Filippo Brunelleschi in sostituzione di una più modesta chiesa duecentesca, oggi patrimonio del fondo Edifici di Culto e scrigno a sua volta di preziose opere: un esempio per tutti, il Crocifisso di Michelangelo Buonarroti.

Museo Bartali
Le visite consentono di rivivere gli anni del ciclismo sportivo in cui correva Gino Bartali – vincitore, fra le numerose gare, di tre Giri d’Italia (negli anni 1936, 1937, 1946) e di due Tour de France (1938, 1948) e recentemente insignito dell’onorificenza Giusto tra le nazioni – e di approfondire le tematiche del mondo della bicicletta. Oltre ai cicli, ai trofei e ai cimeli legati alla storia di Bartali sarà quindi possibile osservare esemplari storici di biciclette, da corsa e non, realizzate a cavallo fra Ottocento e Novecento.

Complesso di Santa Maria Novella
"La Cappella Tornabuoni"
La visita si concentra sulla Cappella maggiore della Basilica, che presenta uno straordinario ciclo decorativo realizzato da Domenico Ghirlandaio e dalla sua bottega su commissione di Giovanni Tornabuoni alla fine del Quattrocento. La narrazione religiosa delle storie di Maria e di Giovanni Battista – che celebrano il mistero della salvezza come preludio alla venuta del Cristo – si intreccia alla secolare celebrazione della famiglia Tornabuoni, i cui rappresentanti partecipano alla storia sacra ambientata nella magnifica Firenze del Rinascimento, “città bellissima per ricchezze, vittorie e attività, celebre per i suoi monumenti” che gode” di abbondanza, buona salute e pace”. Anche la ricca vetrata e gli affreschi circostanti sono parte integrante del programma iconografico della Cappella, celebrando i santi dell’ordine (San Domenico, San Tommaso d’Aquino e San Pietro martire) ma anche i committenti del ciclo.

Percorsi guidati alla Torre San Niccolò
L'accesso alla Torre è consentito solo in forma guidata dal 24 giugno al 30 settembre. Il percorso propone una narrazione a più tappe – dal fornice al piano terreno fino alla sommità – che consente di ricostruire vicende e momenti emblematici della storia del monumento, con un’attenzione particolare alle funzioni difensive e commerciali che la porta-torre racchiudeva.

Esposizioni temporanee Ytalia. Energia Pensiero Bellezza (Forte Belvedere e Museo Novecento)
La visita consente di apprezzare le opere della mostra Ytalia esposte al Museo Novecento, approfondendo quindi in particolare le figure di Gino De Dominicis, Alighiero Boetti e Mario Merz. Il percorso prende avvio dall’opera Merz per snodarsi fra i lavori magnetici ed enigmatici di De Dominicis – di cui la misteriosa Asta in bilico è emblematica, nell'evocazione dell’equilibrio e della sospensione del tempo – e quelli ammiccanti, colti e cosmopoliti di Boetti, che includono una selezione dei celebri arazzi ricamati in Afghanistan e delle sue opere a penna a biro, realizzate in forma aperta e collettiva.

Glenn Brown. Piaceri sconosciuti (Museo Stefano Bardini)
La visita permette di apprezzare le opere di Glenn Brown nell’intreccio con le collezioni Bardini che abitano usualmente le sale del museo: dipinti e sculture eleganti, colte e seducenti, quelle dell’artista britannico ormai di fama mondiale, che affondano le proprie radici nella storia dell’arte guardando ai capolavori del passato e proponendone una nuova metamorfosi e una nuova vita. Ed ecco che, per esempio, i pagliacci dei dipinti Poor Art e Unknown Pleasures dialogano amaramente tanto con la loro originaria fonte di ispirazione – un dipinto della scuola di Rembrandt – quanto con il monumentale Crocifisso quattrocentesco del museo, mentre i raffinatissimi disegni realizzati sulla scia dei grandi maestri trovano la loro perfetta collocazione nelle piccole e grandi cornici Bardini.

Palazzo Strozzi
A Palazzo Strozzi è proposta al pubblico una conversazione in mostra in occasione dell'esposizione Bill Viola. Rinascimento elettronico alle h11.30, max. 15 partecipanti. Bill Viola è uno degli artisti contemporanei più noti e apprezzati; le sue opere indagano l’umanità: persone, corpi, volti sono i protagonisti dei suoi video, spesso ispirati da opere del passato. La mostra propone un dialogo tra antico e contemporaneo attraverso un confronto diretto con le opere che hanno influito sulla definizione del suo linguaggio.

Sono inoltre in programma le visite accompagnate presso il Museo del Bigallo alle h9.30, 10.30, 11.30 e 12.30 (Piazza San Giovanni 1, prenotazione obbligatoria, tel. 055-288496).

Si ricorda che tutte le visite guidate e le attività sono gratuite per i cittadini residenti nella città metropolitana di Firenze e la prenotazione è obbligatoria. All’atto della prenotazione è possibile riservare un solo appuntamento nel corso della giornata per un massimo di 5 persone.

Senza prenotazione sono gli *accessi ai Musei Civici Fiorentini.
Museo di Palazzo Vecchio (orario 9.00/23.00), **Torre di Arnolfo (orario 09.00/21.00, 30 persone ogni mezz’ora), Scavi archeologici di Palazzo Vecchio (orario 9.00/23.00, 25 persone ogni mezz’ora), Santa Maria Novella (orario 12.00/18.30), Museo Stefano Bardini (orario 11.00/17.00), Fondazione Salvatore Romano (orario 13.00/17.00), Museo Novecento (orario 11.00/20.00), Cappella Brancacci in Santa Maria del Carmine (ingressi 13.00/17.00, ultimo accesso ore 16.15, 30 persone ogni mezz’ora), Museo del Ciclismo Gino Bartali (Ingressi 10.00/16.00), Forte di Belvedere (orario 10.30/19.30, ultimo accesso 18.30), Torre San Niccolò (orario 17.00/20.00, 18 persone ogni mezz’ora).
Attenzione: le biglietterie chiudono un’ora prima dell'orario di chiusura.
*Gli accessi sono disponibili fino ad esaurimento posti per motivi di sicurezza.
**In caso di pioggia la Torre di Arnolfo resterà chiusa al pubblico per motivi di sicurezza. Sarà accessibile il camminamento di ronda.


Per maggiori informazioni: www.musefirenze.it 

VM