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mercoledì 25 dicembre 2024

Mostra dei progetti vincitori del Premio di Architettura della Toscana

06-07-2017

Il nuovo Museo degli Innocenti e la riqualificazione di piazza dei Tre Re a Firenze, piazza dell'Immaginario a Prato, il nuovo Museo delle Statue Stele Lunigianesi a Pontremoli (Ms) e la Cantina Bulgari a Podernuovo a San Casciano dei Bagni (Si): sono questi i cinque progetti vincitori della prima edizione del Premio di Architettura della Toscana (PAT), organizzato da Consiglio Regionale della Toscana, Ordine degli Architetti di Firenze, Federazione degli Architetti della Toscana, Ordine degli Architetti di Pisa, Fondazione Architetti Firenze e Ance Toscana.

Una prima edizione che si è chiusa con grande successo: sono stati centocinquanta i partecipanti, venti le opere selezionateGiovedì 6 luglio alle 18, alla Palazzina Reale di Firenze (piazza Stazione, 50) sono in programma la cerimonia di premiazione e l'inaugurazione della mostra dei progetti vincitori, che rimarrà allestita fino al 23 luglio. A essere esposte nella cornice della Palazzina Reale saranno le opere premiate, menzionate e selezionate.

Il concorso è nato con l'obiettivo di stimolare la riflessione intorno all'architettura contemporanea e diffondere la cultura del progetto come garanzia di qualità ambientale e civile. A essere premiati sono stati progetti che sono il risultato di una filiera composta da tanti elementi, dal progettista alle imprese. La prima edizione del Pat era rivolta alle opere ultimate in Toscana negli ultimi cinque anni, tra il 2012 e il 2017. Cinque le categorie in cui era articolato il premio: opera prima; opera di nuova costruzione; opera di restauro o recupero; opera di allestimento o di interni; opera su spazi pubblici, paesaggio e rigenerazione. Le opere sono state valutate da una Giuria internazionale composta dal prof. Marco De Michelis, arch. Sandy Attia, arch. João Luís Carrilho da Graça, arch. Simone Sfriso, prof. Guido Borelli.

I risultati del Premio mettono in luce le potenzialità dell’architettura, quali la capacità di contribuire alla valorizzazione di un territorio con segni molto discreti e anche di rigenerare spazi urbani, e non solo, con operazioni realizzate con budget minimi e buone idee.

E ora, dopo il successo registrato, gli organizzatori sono già al lavoro per preparare la seconda edizione del Premio.