Venerdì 15 Settemnbre, dalle
ore 11.00, il
Firenze Jazz Fringe Festival fa tappa nella
Chiesa di San Felice in Piazza, con
"Officium Divinum" di
Gavino Murgia e l'ensemble
"Cantar lontano".
Far rivivere un capolavoro che ha segnato un momento di svolta epocale nel mondo della musica contemporanea, primo progetto crossover tra la musica cosiddetta colta ed il jazz, fu prodotto da Manfred Eicher nel 1994 per la ECM records e creato dall’Hilliard Ensemble e Jan Garbarek: uno straordinario repertorio comprendente canti liturgici in latino arrangiati per sassofono e quartetto vocale.
Il FJFF continua alle
ore 18.00 in
Sala Vanni con
Simone Graziano, uno dei migliori pianisti e compositori emersi recentemente nel panorama italiano. Il suo progetto Frontal si misura con le nuove tendenze del jazz newyorchese di oggi e si arricchisce della tradizione colta della musica del '900. Un concerto elegante, visionario e sofisticato.
Dalle
ore 19.30 in
Piazza Santo Spirito protagonista del FJFF la
marching band Bandakadabra che tinge delle atmosfere di New Orleans tutto l’Oltrarno, con l’energia dei ritmi second line e degli strumenti a fiato.
Al
Santa Rosa Bistrot spazio al djset con incontro inedito tra tre grandi maestri dell’improvvisazione estemporanea, del groove e della manipolazione dell’elettronica live:
Nguyên Lê,
Giovanni Falzone e
Philippe Garcia.
Alle
ore 21.00 sulla
zattera sull'Arno, all'altezza di Ponte alle Grazie, l’assolo sarà di
Francesco Bearzatti con il suo sax tenore. Alle
21.20 in
Sala Vanni, un progetto speciale del festival, il giovane talento catalano della tap dance
Guillem Alonso, incontra il trio di
Alessandro Galati, in una performance dove la danza e la musica si amalgamano come dune ritmiche.
Si accendono invece alle
ore 22.15 le
Night Towers alla spiaggia sull'Arno con il
Gianluca Petrella trio 70's. Gianluca Petrella, Michele Papadia, Stefano Tamborrino ci conducono in un viaggio indietro nel tempo tra tinte acide e sonorità funk, dove le radici e i pensieri scavano nelle profondità blu, oscure, viscerali della Black Music della metà del secolo scorso, per aprirsi e sfociare nella contemporaneità dei suoni digitali.
Ingresso libero.Info e programma:
www.fjff.it CP