Martedì 19 settembre, alle ore 19.00, al
Museo Marino Marini di Firenze (Piazza San Pancrazio),
Sergio Risaliti converserà con uno dei più brillanti critici d'arte internazionali,
Francesco Bonami, a proposito del suo “L'arte nel cesso. Da Duchamp a Cattelan, ascesa e declino dell’arte contemporanea” uscito quest’anno con Mondadori. L’appuntamento è inserito all’interno del
ciclo “Contemporary Art Hates You”, una serie di incontri che, prendendo spunto dalla famosa frase del regista e provocatore John Waters, invita alcuni protagonisti dell'arte contemporanea a discutere intorno a uno dei temi più attuali del momento: quale, come e perché arte contemporanea in Italia.
Con l'autoironia che lo contraddistingue, Francesco Bonami riprende con “L’arte nel cesso” il discorso avviato dieci anni fa in “Lo potevo fare anch'io”.
L'autore ammette che, in fondo, tante opere alla cui vista restiamo sgomenti forse avremmo potute farle pure noi, e comunque, anche se le ha fatte qualcun altro prima, questo non significa affatto che si tratti di arte. Per concludere, provocatoriamente ma non del tutto, che l'arte contemporanea – che ha avuto inizio nel 1917 con l'orinale capovolto (Fontana) di Marcel Duchamp – oggi, a un secolo esatto, è giunta alla sua fine, e deve lasciare il posto a una nuova fase. Attraverso una serie di racconti e riflessioni, l'autore ci mostra perché ora all'arte non bastano più solo idee che si rincorrono con l'obiettivo di essere una più rivoluzionaria dell'altra. E perché, provocazione dopo provocazione, la contemporaneità ha esaurito il suo potere di stupire. E conclude che, per tornare a essere utile, l'arte deve ritrovare la capacità d'inventare e narrare storie, recuperando quell'essenziale cocktail di ingenuità e genialità che è alla base della creatività umana.
In omaggio ai partecipanti all’incontro un biglietto per la mostra YTALIA a Forte Belvedere.Francesco Bonami, fiorentino naturalizzato americano, Legione d’onore della Repubblica francese, direttore della Biennale di Venezia 2003, unico italiano ad aver curato la Biennale del Whitney d’arte americana nel 2010, ha organizzato mostre di Cattelan, Koons, Murakami, Stingel, Teller e persino, in tempi non sospetti di Nobel, di una mostra dei dipinti di Bob Dylan a Milano. Ha curato a Doha (Qatar) la più grande retrospettiva di Damien Hirst, del quale ha presentato a Palazzo Vecchio a Firenze il celebre teschio di diamanti. Attualmente collabora con Renzo Piano alla realizzazione del centro d’arte contemporanea jnby a Hangzhou in Cina. Scrive per «La Stampa», «Donna Moderna», «Vogue» e «T Magazine» del «New York Times». Ha condotto i programmi televisivi «Potevo farlo anch’io» con Alessandro Cattelan (Sky Arte) e «Dopotutto non è brutto» con Geppi Cucciari (Rai 1). Attualmente è inviato dell’arte per «Quelli che il calcio» insieme ad Angela Rafanelli (Rai 2). Da Mondadori ha pubblicato: Lo potevo fare anch’io, Dopotutto non è brutto, Si crede Picasso, Maurizio Cattelan.
Il prossimo e ultimo appuntamento del ciclo “Contemporary Art Hates You” sarà giovedì 28 settembre, sempre alle ore 19.00, con Ludovico Pratesi e Arturo Galansino.Per ulteriori informazioni:
info@museomarinomarini.it -
www.museomarinomarini.it