Venerdi 27 ottobre 2017, alle ore 17.30, alla Biblioteca delle Oblate di Firenze (via dell'Oriuolo, 26) per la rassegna "Leggere per non dimenticare" è in programma la presentazione del libro "Eredità" di Corrado Stajano (Il saggiatore, 2017). Presentatore: Sandra Bonsanti.
Ricordi personali e memoria collettiva che vede protagonista un Figlio della Lupa davanti alle tragedie della Seconda guerra mondiale. Le eredità sono tante: quelle collettive e quelle individuali, e la narrazione ne accoglie, e ne propone, molte e diverse. In questo ultimo libro, ancora una volta l’autore rivisita uno dei momenti più tragici del Novecento.
È il 1939: tra due ali di folla gioiosa sfilano Galeazzo Ciano e Joachim von Ribbentrop. I due ministri degli Esteri si sono riuniti a Como per definire l’imminente firma del Patto d’Acciaio. Alla parata assiste un bambino che sventola la bandierina italiana e quella germanica con la svastica. È un Figlio della Lupa, non ha ancora dieci anni. Sembra un’infanzia serena, la sua in riva al lago: il gelato in piazza, la pasticceria e il giocattolaio, le figurine dei calciatori, la gita della domenica in battello. Gli scolari cantano inni marciando dietro al maestro in sahariana nera, salutano come gli antichi romani: non fanno così tutti i bambini del mondo? A Como vivono allora Alida Valli, l’attrice dall’anima inquieta, Giuseppe Terragni, il grande architetto razionalista e ammiratore ossequioso del fascismo, Margherita Sarfatti, la ninfa egeria di Mussolini, poi ripudiata dal suo Dux. Sono solo alcuni dei volti che rivivono fra queste pagine, in cui, con una scrittura intensa e delicata, Corrado Stajano racconta la città e torna a quel fatale 1939, ai giorni in cui l’Italia e il mondo si avvicinano alla tragedia con giuliva inconsapevolezza: sembra che uomini e donne non sentano la cappa che pesa sulle loro vite. Ma la guerra lacera ogni illusione. La guerra fa diventare adulti in fretta. Dopo solo sei anni, quel bambino, ora ragazzo, si ritrova frastornato nel groviglio di una Milano distrutta, un magma privo di forma e di colore, simbolo di tante esistenze spezzate, tra macerie, dolore e morte. La storia individuale di Eredità diventa storia collettiva. Sembrava che la Seconda guerra mondiale sarebbe servita a conservare per sempre la pace, il bene sommo: era un’utopia. Il mondo è anche oggi sull’orlo di guerre devastanti. La narrazione di Corrado Stajano aiuta a comprendere, grazie alla forza della memoria, il senso dell’irrinunciabile contemporaneità della Storia.
Corrado Stajano, scrittore e giornalista, è stato redattore e inviato di quotidiani e settimanali. Scrive dal 1987 sul Corriere della sera. Ha pubblicato fra l’altro: Il sovversivo (1975), Africo (1979), L’Italia nichilista (1982, 1992), Un eroe borghese (1991, da cui fu tratto il film omonimo), Il disordine (1993); con Garzanti Promemoria (1997, Premio Viareggio), Patrie smarrite (2001), Maestri infedeli (2008), La città degli untori (2009, Premio Bagutta), La stanza dei fantasmi (2013); Destini. Testimonianze di un mondo perduto (2014).
Per ulteriori informazioni: www.leggerepernondimenticare.it