Il ruolo degli intellettuali che, con il loro porsi (e porre) domande anche scomode, dovrebbero essere portatori di un sapere critico in grado di demistificare la realtà:
mercoledì 14 Marzo,
alle ore 17.30, per il ciclo di incontri
Leggere per non dimenticare, alla
Biblioteca delle Oblate sarà presentato il nuovo libro
"Cassandra muta. Intellettuali e potere nell'Italia senza verità" di Tomaso Montanari (Edizioni Gruppo Abele, 2017). Introduzione:
Sandra Bonsanti.Quando Cassandra parla, dice la verità: ma è giudicata un intralcio, una sacerdotessa del no. Quando Cassandra tace è
perché sta sul carro del potere: e poco cambia che ci sia salita volontariamente, o che sia stata portata in catene. Il risultato è lo stesso: il tradimento degli intellettuali, e cioè il silenzio della critica. Lo vediamo ogni giorno: nel conformismo dei giornali e dell’università, nella trasformazione della cultura in intrattenimento, nello svuotamento della scuola. Qual è il ruolo, quale lo spazio, del pensiero critico nel suo rapporto con il potere, con la comunità della conoscenza, con la comunicazione, con la scuola, con quella che chiamiamo “cultura”? Costruire una società critica, una società del dissenso, è la condizione vitale per il futuro della democrazia.
Tomaso Montanari insegna Storia dell’arte moderna all’Università di Napoli Federico II. Prende parte al discorso pubblico sulla democrazia e sui beni comuni. È presidente di Libertà e Giustizia. Tra i suoi libri: Le pietre e il popolo. Restituire ai cittadini l’arte e la storia delle città italiane (2013), Privati del patrimonio (2015), La libertà di Bernini. La sovranità dell’artista e le regole del potere (2016).
Informazioni:
www.leggerepernondimenticare.it SC