Giovedì 2 Novembre alle 21.00, alla Sala Vanni (Piazza del Carmine, 19), terzo appuntamento con
Suoni Riflessi.
È il turno di "
Kreisleriana", primo spettacolo del ciclo
Musiche e immagini dei giovedì sera, in cui le note delle
otto fantasie per pianoforte op. 16 (i Kreisleriana appunto) di
Robert Schumann, eseguite da
Matteo Fossi nella versione originale «
senza compromessi» del 1838, alcuni testi tratti da Kreisleriana di E. T. A. Hoffmann (il modello letterario a cui si ispirò Schumann) più alcuni frammenti dell’epistolario di Robert e Clara Schumann recitati da
Matteo Marsan e le proiezioni di quadri di pittori quali
Friedrich,
Delacroix e
Turner si uniranno per ricreare il romantico e «
denso miscuglio di narrativa fantastica e saggistica filosofico-musicale espresso da Johannes Kreisler», il compositore bizzarro e inquietante immaginario uscito dalla penna di Hoffmann.
Come dice Matteo Fossi, «
c’è tutto Robert Schumann, nei Kreisleriana: c’è il profondo legame tra musica e letteratura, c’è una scrittura pianistica talmente moderna da sembrare qua e là "contemporanea", c’è una poetica romantica che comprende eccessi e paradossi, talvolta di impossibile soluzione, almeno da un punto di vista tecnico. Tutti aspetti tipicamente schumanniani, questi; ma nell’op. 16 furono talmente portati all’estremo che nessuno, all’epoca, capì quest’opera meravigliosa».
Non la capì Chopin, il dedicatario, e neppure Liszt. Non la capì neanche Clara, «
l’amata Clara, che nelle sue lettere non fa che lodare le Kinderszenen, scritte e spedite da Robert in un unico invio coi Kreisleriana». Uno spettacolo con al centro dunque «
la solitudine dell’artista in un mondo che non può capirlo, il contrasto tra ideale e reale: due temi portanti del Romanticismo, certo, ma in fondo - conclude Fossi -
ancora così attuali…».
Info:
www.suoniriflessi.it MS