Torna per l'edizione 2015-2017 il “Premio Laura Orvieto” dedicato alla narrativa per ragazzi, promosso dal Gabinetto Vieusseux e dalla Fondazione Laura Orvieto, con una giuria di esperti e più di 120 proposte inviate dagli editori.
La manifestazione si chiude lunedì 20 novembre, in occasione della Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, in Sala Ferri a Palazzo Strozzi alle ore 10.30 con la premiazione dei vincitori.
Nel 1911, Bemporad, la casa editrice di Pinocchio e Gian Burrasca, pubblicava un libro destinato a diventare un classico: Storie della Storia del Mondo di Laura Orvieto. Opera di grande successo - vendette settantamila copie tra il 1911 e il 1938 - tradotta in moltissime lingue, rivelava un talento fuori dal comune nel raccontare storie che incanteranno i bambini di tutto il mondo.
Laura Orvieto era nata a Milano nel 1876 da una famiglia della borghesia ebraica cittadina e si era trasferita a Firenze dopo il matrimonio con Angiolo Orvieto, poeta e fondatore della rivista “Il Marzocco”. Erano gli anni di frequentazioni eccellenti: tra gli altri, Gabriele D’Annunzio, Eleonora Duse, Giovanni Pascoli, Luigi Pirandello, Sibilla Aleramo e Amelia Pincherle Rosselli. Il primo dei suoi numerosi libri per ragazzi fu Leo e Lia. Storia di due bambini italiani con una governante inglese, pubblicato nel 1909 da Bemporad. La nascita e la morte, la parità dei sessi, la religione, tutti temi delicati e profondi affrontati con uno spirito laico e idee pedagogiche all’avanguardia, tanto che il volume nel 1929 ebbe problemi con la censura fascista. Ma è due anni dopo, nel 1911, che venne pubblicato il suo libro più famoso, vero e proprio best seller dell’epoca e diventato ben presto un classico anche fuori d’Italia: Storie della Storia del mondo, dove le leggende e gli eroi dell’antica Grecia vengono raccontate con uno stile affabile e vivace in grado di affascinare ancora i bambini del nostro tempo.
E’ proprio per riscoprire questa scrittrice ribelle e coraggiosa, che Il Gabinetto G.P. Vieusseux, che conserva l’archivio delle sue carte, in collaborazione con la Fondazione ‘Premio Laura Orvieto’, dal 1953, anno della morte della scrittrice, le dedica l'omonimo Premio letterario legato alla valorizzazione della letteratura per ragazzi.
Da sempre il Premio ha avuto giurie eccellenti – vi figurano Gianni Rodari e Diego Valeri, Gianna Manzini e Geno Pampaloni – e ha esercitato una forte attrazione editoriale intorno ai suoi vincitori. Dedicato a testi editi, è diviso in due sezioni: un’opera destinata ai bambini tra i 6 e gli 11 anni e un’opera per i ragazzi tra i 12 e i 15 anni. L’iniziativa ha avuto anche quest'anno un grande successo, con più di 120 proposte inviate dagli editori.
La giuria, presieduta da Agata Diakoviez (Libreria Giannino Stoppani, Bologna) e composta da Teresa Porcella (autrice, editor e libraia per ragazzi), David Tolin (direttivo IBBY International Board on Books for Young People Italia), Maria Novella Todaro (insegnante) e Matteo Biagi (insegnante), chiuderà la manifestazione lunedì 20 novembre, in occasione della Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, in Sala Ferri a Palazzo Strozzi (ore 10.30) premiando i vincitori delle due sezioni del Premio: Cristiano Cavina, per Pinna morsicata (Marcos y Marcos, 2016) nella sezione 6 -11 anni, e Patrizia Rinaldi, per Il giardino di Lontan Town(Lapis, 2015) nella sezione 12 -15 anni. Una menzione speciale della Giuria dedicata quest'anno alla memoria di Carla Poesio va inoltre a Benedetta Bonfiglioli, per In attesa di un sole, (Mondadori, 2017).