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giovedì 21 novembre 2024

Il montaggio e il disegno di Ejzenštejn invadono la Galleria degli Uffizi

05-01-2018
Sarà visitabile fino al 28 gennaio 2018, "Ejzenstejn – La rivoluzione delle immagini" la cui chiusura era invece prevista il 7 di questo mese!

Storia e cinema. Lenin ed Ejzenštejn. Rivoluzione russa e rivoluzione del montaggio.
Due mondi così diversi che, in occasione del loro centenario, si incontrano alla Galleria degli Uffizi nella mostra "Ejzenštejn. La rivoluzione delle immagini".

"Quest'esposizione rappresenta per il nostro Museo un punto di forza importante - introduce così l'incontro nella Sale di Levante, Eike Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi - che, insieme alla mostra sulla Riforma Luterana, crea un dittico di rilievo per la cultura della riforma e della rivoluzione a Firenze".

Ejzenštejn ha rivoluzionato il modo di fare cinema nel Novecento. In particolare, la sua grandezza è dovuta sia all'autonomia dei suoi disegni, legati al Tre e Quattrocento e al surrealismo della sua epoca, sia alle novità introdotte nel montaggio: la grafica si dispiega in sequenze, secondo strisce "cinematiche" disposte in serie e ravvicinate ricreando una continuità d'immagine mai vista in precendenza.

La creatività, l'originalità e il genio del cineasta sovietico sono stati evidenziati dalle parole di Naum Kleiman, critico cinematografico e grande studioso di Ejzenštejn, che ha posto l'accento sull'importante collegamento che intercorre tra il regista e il Rinascimento.

"La Settima Arte, così Ejzenštejn definiva il cinema, - ha spiegato Marzia Faietti, docente alla Scuola di Beni culturali di Bologna - si introduce silenziosa e umile nel tempio dell'arte antica ma non passata, per celebrare lo straordinario legame tra il cinema di Ejzenštejn e il Rinascimento, Leonardo, Michelangelo e Raffaello."

Settantadue disegni e molto materiale cinematografico accoglieranno il pubblico e lo condurrano lungo un percorso alla scoperta dell'arte del passato e della rivoluzione delle immagini.

"Il cinema nasce dalla pittura - ha dichiarato Gianluca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna - ed Ejzenštejn è stato tra i primi a mettere in risalto questa relazione tra le arti tradizionali e il cinematografo. La corazzata Potëmkin, del 1925, è uno dei colossi del cinema novecentesco, nonostante ciò in Italia è conosciuto solo grazie alla rivisitazione di Fantozzi. La mostra restituisce al film la maestosità che merita, attraverso un'opera di restauro."

Un cineasta autonomo e indipendente che, grazie alla sua attività, ha fornito il senso della rivoluzione cinematografica e testimoniato, attraverso i suoi film, la rivoluzione russa.
Un secolo dopo, Ejzenštejn è ancora l'esempio del cambiamento, artistico e sociale.

La mostra è a cura di Marzia Faietti, Gianluca Farinelli, Pierluca Nardoni, Eike Schmidt, è promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con le Gallerie degli Uffizi, la Fondazione Cineteca di Bologna, l'Archivio Statale di Letteratura e di Arte di Mosca, il Museo Statale delle Belle Arti "A.S. Puškin" e Firenze Musei.

Ingresso: intero € 12,50 - ridotto € 6,25.

Informazioni: www.uffizi.it 

di Siria Calvagno