Sarà visitabile fino al 28 gennaio 2018, "Ejzenstejn – La rivoluzione delle immagini" la cui chiusura era invece prevista il 7 di questo mese!
Storia e cinema. Lenin ed Ejzenštejn. Rivoluzione russa e rivoluzione del montaggio. Due mondi così diversi che, in occasione del loro centenario, si incontrano alla
Galleria degli Uffizi nella mostra "
Ejzenštejn. La rivoluzione delle immagini".
"Quest'esposizione rappresenta per il nostro Museo un punto di forza importante - introduce così l'incontro nella Sale di Levante,
Eike Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi - che, insieme alla mostra sulla Riforma Luterana, crea un dittico di rilievo per la cultura della riforma e della rivoluzione a Firenze".
Ejzenštejn ha rivoluzionato il modo di fare cinema nel Novecento. In particolare, la sua grandezza è dovuta sia all'autonomia dei suoi disegni, legati al Tre e Quattrocento e al surrealismo della sua epoca, sia alle novità introdotte nel montaggio: la grafica si dispiega in sequenze, secondo strisce "cinematiche" disposte in serie e ravvicinate ricreando una continuità d'immagine mai vista in precendenza.
La creatività, l'originalità e il genio del cineasta sovietico sono stati evidenziati dalle parole di
Naum Kleiman, critico cinematografico e grande studioso di Ejzenštejn, che ha posto l'accento sull'importante collegamento che intercorre tra il regista e il Rinascimento.
"La Settima Arte, così Ejzenštejn definiva il cinema, - ha spiegato
Marzia Faietti, docente alla Scuola di Beni culturali di Bologna - si introduce silenziosa e umile nel tempio dell'arte antica ma non passata, per celebrare lo straordinario legame tra il cinema di Ejzenštejn e il Rinascimento, Leonardo, Michelangelo e Raffaello."
Settantadue disegni e molto materiale cinematografico accoglieranno il pubblico e lo condurrano lungo un percorso alla scoperta dell'arte del passato e della rivoluzione delle immagini.
"Il cinema nasce dalla pittura - ha dichiarato
Gianluca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna - ed Ejzenštejn è stato tra i primi a mettere in risalto questa relazione tra le arti tradizionali e il cinematografo. La corazzata Potëmkin, del 1925, è uno dei colossi del cinema novecentesco, nonostante ciò in Italia è conosciuto solo grazie alla rivisitazione di Fantozzi. La mostra restituisce al film la maestosità che merita, attraverso un'opera di restauro."
Un cineasta autonomo e indipendente che, grazie alla sua attività, ha fornito il senso della rivoluzione cinematografica e testimoniato, attraverso i suoi film, la rivoluzione russa.
Un secolo dopo, Ejzenštejn è ancora l'esempio del cambiamento, artistico e sociale.
La mostra è a cura di Marzia Faietti, Gianluca Farinelli, Pierluca Nardoni, Eike Schmidt, è promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con le Gallerie degli Uffizi, la Fondazione Cineteca di Bologna, l'Archivio Statale di Letteratura e di Arte di Mosca, il Museo Statale delle Belle Arti "A.S. Puškin" e Firenze Musei.Ingresso: intero € 12,50 - ridotto € 6,25.
Informazioni:
www.uffizi.it di Siria Calvagno