Martedì 14 Novembre alle ore 18.00, la
Jules Madoff Gallery, in via Sant'Egidio 14, ospiterà l'inaugurazione della mostra "
Beirut, polvere e sale" del fotografo
Guido Cozzi.
Prendendo le mosse dal principio di Lavoisier, per il quale nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma, il fotografo, nato a Firenze nel 1962, ha realizzato una serie di fotografie, per l'esattezza 1.440, nella città di Beirut. Tornato in Italia ha trattato le fotografie con 36 diversi trattamenti servendosi di elementi trovati in loco, per accelerarne il processo di deterioramento. Questi elementi sono stati i più diversi e hanno lasciato i più diversi segni sulle foto; sono stati usati, ad esempio, acqua del mare sul quale si affaccia Beirut, polvere dei palazzi segnati dalle pallottole, sabbia, erba e sassi.
La messa a bagno delle diapositive in tutta questa gamma di elementi, materiali, minerali porta le foto verso una "trasformazione spinta". L'artista riesce così, andando contro quello che sembra un dogma della fotografia, ovvero la fissazione precisa e imperitura dell'immagine su carta fotografica, ma confermando il principio di Lavoisier, a "prevdere il futuro" di quei luoghi attraverso la sua opera. Come spiega Cozzi: "
Il risultato non è altro che la rivelazione delle nostre previsioni più ovvie. Ma con una sorpresa: la metamorfosi verso la distruzione passa talvolta attraverso stati di inatteso equilibrio estetico". La capitale del Libano è stata scelta come set del servizio sia per gli aspetti professionali che la legano al fotografo sia per quelli storici e culturali: poche città rappresentano bene il cambiamento e la trasformazione, dovuta a eventi (o elementi) traumatici, e Beirut è certamente una di queste.
Non soltanto a Beirut è legato Guido Cozzi. Come fotografo per l'editoria specializzata ha realizzato centinaia di servizi fotografici, di carattere turistico, geografico ed etnografico. Nel solco della passione per i viaggi e per la scoperta Cozzi fonda nel 1991, con Stefano Amantini e Massimo Borchi, la "
Atlantide Phototravel", agenzia fotografica specializzata nel reportage di viaggio. Cozzi è anche sperimentatore: oltre a servizi per i grandi archivi internazionali, effettua anche ricerche sul territorio al fine di sperimentare diversi stili narrativi secondo il tema da affrontare.
La mostra "Beirut, polvere e sale" sarà visitabile fino all'8 Dicembre 2017, con il seguente orario di apertura: dal Lunedì al Venerdì 9-19, Sabato e Domenica 13-19.
Info:
www.saci-florence.edu GC