Firenze si accinge a diventare per tre giorni (dal 23 al 25 novembre prossimo) crocevia di studiosi e lettori affezionati dell'opera di Leonardo Sciascia, lo scrittore europeo nato in Sicilia, che da un quarto di secolo è oggetto di attenzione da parte di uno storico sodalizio di volontari sorto a Milano per promuoverne la lettura e conoscenza, gli Amici di Leonardo Sciascia.
Il Leonardo Sciascia Colloquium (24-25 novembre 2017) è l’appuntamento convegnistico clou organizzato dalla associazione ogni anno in una città diversa (l’anno scorso fu Torino e ancor prima Palermo, Napoli, Milano).
Articolato su quattro piani di lettura - letterario, storico, politologico e giuridico- il Colloquium degli Amici di Sciascia è promosso -con il patrocinio del Comune di Firenze e la Regione Toscana- congiuntamente alla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana che ospita anche i lavori nella sua magnifica sede ubicata al centro di Firenze (Palazzo Neroni, Via de’ Ginori, 7 Ingresso libero previa registrazione fino a esaurimento dei posti disponibili). Una scelta logistica, questa, per nulla casuale, tenuto conto che la Soprintendenza è il presidio che sul territorio assolve compiti di tutela degli archivi, e, da poco più di un anno, anche dei manoscritti, autografi, incunaboli, e raccolte librarie. Un luogo ideale, quindi, per un convegno che ha per oggetto un testo intrigante come Il Consiglio d'Egitto (Einaudi,1963) che si ispira alla vicenda – non ancora interamente chiarita - di un abile falsario, l’abate maltese Vella, nel milieu aristocratico palermitano di fine settecento. Il Consiglio d'Egitto è uno dei libri più affascinanti scritti dal maestro elementare di Racalmuto e che maggiormente si presta al dibattito su tematiche di spessore etico e civile, come la pena di morte, la tortura, la giustizia, il primato del diritto, il rapporto tra impostura e verità.
La data cade a ridosso dell'anniversario della morte dello scrittore siciliano (20 novembre) così come della Festa della Regione Toscana, il primo Stato al mondo ad abolire legalmente la pena di morte il 30 novembre 1786 con l'emanazione del nuovo codice penale toscano firmato dal granduca Pietro Leopoldo.
Il 23 novembre, alle ore 16,30, sempre presso la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana, a prologo del Colloquium sarà presentata – con i saluti dell’Assessore alla Cultura della Regione Toscana, Monica Barni - la ventitreesima cartella fuori commercio «Omaggio a Sciascia», curata da Francesco Izzo, con una serigrafia inedita di Emilio Isgrò dal titolo Il Consiglio di Sciascia, realizzata in esclusiva per sostenere le attività dell'Associazione Amici di Sciascia. Siciliano come Sciascia, Isgrò è artista concettuale tra i maggiori innovatori del linguaggio artistico del secondo dopoguerra.