ETRA – Studio Tommasi di Firenze (via della Pergola, 57) prosegue la stagione espositiva invernale sabato 2 dicembre alle 18.00 con l'inaugurazione della mostra personale di Antonio Finelli, uno degli artisti più interessanti della sua generazione. Lavora da sempre a ritrarre volti senza tempo, sfiorando la raffinatezza della pittura del Rinascimento e l’interiorità dell’Ottocento.
I volti di Finelli sbucano da una pagina bianca, sono disegni che sembrano istantanee fotografiche essenziali e pure: ECCE HOMO è una sequenza di autoritratti eseguiti con grafite su carta, narrano i segni del tempo, e i tracciati che il tempo disegna sulla nostra pelle.
"L’operazione più intelligente che poteva compiere un artista dotato come nessuno nel disegno è quella decisa da Antonio Finelli. La matita scruta, definisce, incide; la carta bianca si anima di forma, e vive. Nella serie presentata in questa occasione, Finelli sceglie come modelli volti di persone anziane solcati dalle rughe: sono persone conosciute, di un mondo destinato rapidamente a scomparire. Ma ora, per sempre, eternate nel segno di Finelli.
I vecchi sono il popolo, un mondo di persone vicine, destinate a estinguersi, e di cui egli intende commemorare l’esistenza, nel suo perduto Molise, come in ogni luogo del mondo. Le giovinezze sono diverse, nuove, vitali. La vecchiaia ci fa uguali. Ma non vuole rischiare di ridurre la sua impresa a quella di uno scienziato o di un antropologo; e così, sul piano creativo, ricorre al non finito. A ben guardare, il suo non finito non è la tecnica adottata da Michelangelo fino ai neoclassici, ma è uno stacco netto, una mutilazione formale. Per consentirsi un disegno perfetto, impeccabile, minuzioso, Finelli adotta una tecnica negazionistica. La realtà presente dei vecchi è già frammentaria, consumata; attraverso questo espediente del vuoto Finelli si concederà la massima definizione di ciò che vede e di ciò che è; e il nulla. Il nulla dialoga con il tutto. Esiste. Mentre la nitidezza del segno pretende di fare concorrenza alla fotografia. Finelli non vuole correre questo rischio. Va oltre la fotografia, e rischia di commuoverci nel descrivere la pelle avvizzita, le bocche rattrappite e sdentate, la zona degli occhi con occhiali inesorabilmente stagliati contro un fondo bianco. Finelli non è interessato alle anime e alla psicologia, gli basta la superficie sulla quale si muove come un esploratore del deserto. Quegli occhi vuoti! Quelle labbra rattrappite! Quella verità ineludibile! C’è profonda pietà nello sguardo di Finelli; ma è perchè egli guarda la realtà per quello che è, e quei volti veri si fanno maschere, hanno gli occhi come le statue antiche, vuoti e suggestivi. A Finelli basta una parte della tessitura di un volto. All’improvviso la luce solarizza e brucia una parte: ciò che resta se ne esalta, e lo sottrae a un realismo facile come quello di Teofilo Patini. Questione di risparmio. Anche la declinazione sentimentale che potrebbe accompagnare la memoria di quei volti. Essi si trasformano in fantasmi, in apparizioni. La loro essenza è nel vuoto. In molti casi questo viaggio verso il nulla è sottolineato dagli occhiali e, forse meglio, dalle loro montature. Oltre alle lenti non ci sono mai gli occhi ma il vuoto, il niente."
PARTE DI TEMPO - Vittorio Sgarbi
Antonio Finelli vive e lavora tra Roma e Campobasso. Ha iniziato la sua formazione artistica frequentando il liceo G. Manzù di Campobasso, successivamente si trasferisce a Roma perfezionando le sue doti artistiche presso l’Accademia di Belle Arti. Di notevole importanza per la sua formazione, la conoscenza e la collaborazione con noti artisti del panorama internazionale, tra cui: Mimmo Paladino, Enzo Cucchi, Giosetta Fioroni, Luigi Ontani, Carla Accardi, Felice Levini, Giuseppe Penone, Ruggero Savinio, Giuseppe Salvatori, Piero Pizzi Cannella, Alfredo Pirri.
Le sue opere sono state esposte sia in Italia che all’estero, e sono presenti presso numerose collezioni sia pubbliche che private.
ECCE HOMO
disegni di ANTONIO FINELLI
2 - 30 dicembre 2017
dal martedì al sabato dalle 15.00 alle 19.00
inaugurazione sabato 2 dicembre ore 18.00
Info: www.etrastudiotommasi.it