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mercoledì 25 dicembre 2024

''Aspettando Firenze'', mostra personale di Maurizio Godot Villani al Borghese Palace Art Hotel

01-02-2018
Giovedì 1 Febbraio, alle ore 18.00, presso il Borghese Palace Art Hotel di Firenze (Via Ghibellina, 174r), verrà inaugurata la mostra fotografica ‘Aspettando Firenze_IMMAGINARI & IMMAGINI’, personale di Maurizio Godot Villani, a cura di Gisella Guarducci. Una mostra dedicata ai lavori fotografici di Godot, un percorso che esplora i molteplici aspetti dei suoi scatti, un racconto che riassume i suoi viaggi e le sue esperienze. La mostra rimarrà aperta fino a domenica 1 aprile 2018, con orario 10.00 – 20.00.

Maurizio Godot Villani, vive la sua infanzia tra Lombardia e Liguria ma è in Toscana che affonda le sue radici.
Frequenta il DAMS di Bologna, dove ha la fortuna “di respirare le lezioni di Eco, Squarzina, Barilli, Nanni, Calabrese, Zannier, Marra, Alinovi...”. Un luogo stimolante, che contribuisce ad aprire i suoi orizzonti e gli permette di accedere ad un periodo di studio al MoMA di New York.
I miei primi lavori escono subito dalla tela e dalla bidimensionalità. La mia tavolozza si rompe e si riempie di colori dal mondo, di oggetti recuperati, di mie fantasie. Delimito tutte queste in teche, e un abile e paziente corniciaio le racchiude; poi comincio a trasportarle per gallerie. Il terzo occhio, la macchina fotografica, mi accompagna sempre, già dall'adolescenza. Mi guadagno da vivere, durante i primi anni, con musica e fotografia. Poi arriva l'emisfero vela e mare, la foto rimane, la vela prende il sopravvento, da passione si trasforma in lavoro ma rimane necessità, bisogno di navigare. Navigo tanto, a mo’ di Caronte. Alterno mare e lavoro di comunicazione concettuale, è un periodo con numerose personali, sono presente consecutivamente per anni ad ArteFiera Bologna. Il mio impegno, nella mia testa, è cercare di essere testimone del tempo che vivo, per me stesso innanzitutto, provo a desumere quel che recepisco, ma non so se riesco a collegare pensieri a produzioni. Questo lavoro di antropologo visivo viene oscurato bellamente alla fine del secolo, quando mi dedico ad un progetto di portualità in toscana. Questo impegno mi prende in maniera totale fino al 2012, quando ricomincio a lavorare, con linguaggi nuovi e torno a esporre…”.
Diviso tra arte e mare, entrambi strumenti di ricerca, dal 2012 ha ripreso a partecipare a fiere e ad esporre in gallerie private.

Per maggiori informarzioni: www.godot.info

TS