La Domenica Metropolitana del 4 febbraio presenta una serie di proposte per bambini, giovani e adulti al fine di scoprire i tesori e le bellezze dei Musei Civici Fiorentini: grazie al sostegno di GIOTTO, love brand di F.I.L.A. Fabbrica Italiana Lapis ed Affini e di Mukki le visite e le attività sono numerose: fra queste le Piccole storie di colori o La favola del primo viaggio intorno al mondo per i più piccoli, gli atelier d’arte a Palazzo vecchio e al Museo Novecento, le Danze a corte per rivivere l’atmosfera festiva della residenza medicea e l’attività teatralizzata condotta da Giovanni dalle Bande Nere, le visite ai diversi musei e alla mostra di Adrian Paci. Di queste luci si servirà la notte, quelle polisensoriali a occhi chiusi o quelle condotte dai “nuovi cittadini”; e ancora il focus su La Sala delle Udienze, nella quale la narrazione si intreccia alla musica, grazie alla collaborazione con il Conservatorio Luigi Cherubini.
Sono inoltre in programma le visite guidate al Museo della Misericordia alle h15.15 e h16.30 (Piazza Duomo 19, prenotazione obbligatoria, tel. 055-239393).
Si segnala l’accesso gratuito al Museo Zeffirelli del Centro internazionale per le Arti dello Spettacolo Franco Zeffirelli dalle h10 alle h18 (Piazza San Firenze 5, non è necessaria la prenotazione, tel. 055-2658435) e al Museo del Bigallo alle h10.00 e alle h12.00 (Piazza San Giovanni 1, tel. 055-288496).
Si ricorda che tutte le visite guidate e le attività sono gratuite per i cittadini residenti nella città metropolitana di Firenze e la prenotazione è obbligatoria. All’atto della prenotazione è possibile riservare un solo appuntamento nel corso della giornata per un massimo di 5 persone.
Senza prenotazione sono gli accessi* ai Musei Civici Fiorentini. Museo di Palazzo Vecchio (orario 9.00/19.00), Torre di Arnolfo** (orario 10.00/17.00, 30 persone ogni mezz’ora), Santa Maria Novella (orario 13.00/17.30), Museo Stefano Bardini (orario 11.00/17.00), Fondazione Salvatore Romano (orario 13.00/17.00), Museo Novecento (orario 11.00/19.00), Cappella Brancacci in Santa Maria del Carmine (ingressi 13.00/17.00, ultimo accesso ore 16.15, 30 persone ogni mezz’ora), Museo del Ciclismo Gino Bartali (ingressi 10.00/16.00).
Attenzione: le biglietterie chiudono un’ora prima dell’orario di chiusura.
*Gli accessi sono disponibili fino ad esaurimento posti per motivi di sicurezza.
**In caso di pioggia la Torre di Arnolfo resterà chiusa al pubblico per motivi di sicurezza. Sarà accessibile il camminamento di ronda.
MUSEO DI PALAZZO VECCHIO
Percorsi segreti
per chi: per giovani e adulti
orari: 10.00, 14.30
durata: 1h15’
La proposta consente di visitare alcuni ambienti particolarmente preziosi: fra questi la scala realizzata per volere di Gualtieri di Brienne e ricavata nello spessore della muraglia; lo Studiolo di Francesco I de’ Medici, raffinatissimo scrigno “di cose rare et pretiose”, e lo Scrittoio del padre Cosimo I (più conosciuto come Tesoretto); infine l’imponente struttura a capriate che sorregge il soffitto a cassettoni del Salone dei Cinquecento.
Il palazzo a occhi chiusi
per chi: per giovani e adulti, vedenti e non vedenti
orari: 10.00
durata: 1h15’
La visita tradizionale di Palazzo Vecchio si appoggia con forza sulla vista: lo sguardo si posa sui dipinti, sulle sculture, sui decori, ma anche sulle luci, sulle atmosfere, sugli spazi. Non è questo però l’unico senso che viene messo in gioco; e senza la vista tutti gli altri si attivano ed esplodono. Per il tempo di un’ora e mezza, visitatori vedenti e non vedenti si affiancheranno per un’esperienza di visita fondata sul tatto, sull’udito, sull’olfatto: per renderci conto di quanto senza gli occhi il museo – e il mondo – diventino ancora più ricchi, emozionanti e pregnanti.
I dipinti suonano. La sala delle Udienze
target: per giovani e adulti
orari: 11.30
durata: 1h
Fra le sale di Palazzo Vecchio una fra le più maestose è la Sala delle Udienze. L’ambiente fa parte del corpo architettonico medievale ed era in origine una porzione dell’originaria aula minor dei Priori; conosce una sostanziale trasformazione fra il 1470 e il 1481 da parte dei fratelli Benedetto e Giuliano da Maiano, cui si devono anche il meraviglioso intaglio del soffitto e la raffinata porta marmorea con battenti a tarsia lignea. Le decorazioni delle pareti costituiscono invece una delle prime commissioni del duca Cosimo I, che nel 1543 incarica Francesco Salviati di dipingere gli episodi più importanti della vita del celebre eroe romano Marco Furio Camillo, tramandati dallo storico Tito Livio, salvatore della patria e specchio dello stesso duca. Gli eventi bellici e grandiosi dell’eroe antico e lo stile concitato ed esuberante del pittore moderno saranno l’ispirazione per il quintetto di ottoni del Conservatorio Cherubini.
L’appuntamento è proposto grazie alla collaborazione con il Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze
Quintetto di ottoni: Edoardo Baldini, Alessandro Giorgini, Marco Maestri, Nicola Pelli, Pietro Saia
Orizzonti. Nuovi sguardi sul palazzo
per chi: per giovani e adulti
orari: 16.00
durata: 1h15’
Palazzo Vecchio è da secoli il cuore pulsante della vita pubblica fiorentina e è ancora oggi la sede ufficiale del Comune di Firenze, oltre che museo di se stesso con le sue splendide sale monumentali. La visita consentirà di scoprire (o riscoprire) questo magnifico luogo con gli occhi di chi lo ha conosciuto arrivando a Firenze come “nuovo cittadino”. I visitatori saranno quindi guidati da voci appartenenti a diverse culture a visitare in modo nuovo lo storico palazzo della città e un'attenzione particolare sarà dedicata alla sala delle carte geografiche, finestra sul mondo tra passato e presente in grado di affascinare chiunque la esplori.
La visita è proposta grazie alla collaborazione con l’Associazione Anelli Mancanti.
In bottega, la pittura su tavola
target: per famiglie con bambini dagli 8 ai 12 anni
orario: 15.30
durata: 1h15’
“Da Cimabue in dietro, e da lui in qua s’è sempre veduto opere lavorate a tempera in tavola…E temperavano i colori da condurli col rosso dell’uovo o tempera…”. Così Giorgio Vasari introduce la tecnica della tempera all’uovo; e per il tempo di un laboratorio il pubblico si cala nei panni di apprendisti di bottega per sperimentare direttamente le fasi di lavoro, dal macinare i colori al dipingere.
Danze a corte
target: per famiglie con bambini dagli 6 ai 10 anni
orario: 17.00
durata: 1h15’
Nella seconda metà del Cinquecento si tennero nel Palazzo Ducale – oggi Palazzo Vecchio – numerosi festeggiamenti, arricchiti di meravigliosi banchetti ed elegantissime danze. Per il tempo di un pomeriggio adulti e bambini avranno l’onore di essere accolti a corte per cimentarsi, sotto la guida del maestro di danza Santino Baillarino, in una serie di danze rinascimentali. Potranno così ammirare i volteggi di una pavane e provare i passi semplici e coinvolgenti delle farandole e delle caroles; le prove di danza si concluderanno con un ballo finale in Sala dei Gigli.
Piccole storie di colori. Giallo
target: per famiglie con bambini dai 4 ai 7 anni
orari: 10.00
durata: 1h
Il Giallo è oggi tra i colori più amati dai bambini: è il colore della vitalità, dell’entusiasmo e della gioia essendo immediatamente associato al sole, fonte di luce e di energia. Anche nell’antichità il Giallo era il colore del potere, della ricchezza e della saggezza fino a quando, in competizione con l’oro, conosce un deprezzamento e diventa il colore-simbolo della menzogna, del tradimento e dell’inganno: solo con gli Impressionisti tornerà a essere il colore vitale di un tempo. La prima parte dell’attività permetterà ai bambini di conoscere il Giallo come luce, grazie a un’installazione luminosa che rimanda al sole e che guiderà in un percorso multisensoriale sulla presenza del Giallo in natura, dopodiché l’attività proseguirà nel museo alla scoperta del Giallo e dell’Oro nell’arte, con l’ausilio di una lanterna magica – naturalmente gialla – che darà vita ad un gioco di luce e sarà lo spunto per invitare i bambini a realizzare la propria lanterna luminosa.
Piccole storie di colori. Bianco
target: per famiglie con bambini dai 4 ai 7 anni
orari: 11.30
durata: 1h
Il Bianco è in verità un non-colore, può includere o escludere tutti i colori a seconda del modo in cui lo si guarda. Richiama alla mente le nuvole, la lana e il cotone, la panna montata, lo zucchero e la neve. Pensando al Bianco si evocano sensazioni di morbidezza, di pace, di purezza e di pulizia. I bambini saranno coinvolti in una progressiva scoperta multisensoriale del Bianco, indagandone i significati e le sensazioni. Nella seconda parte dell’attività sarà avviato un percorso tematico in Palazzo Vecchio dove il Bianco continuerà a raccontare la sua storia.
Favola del primo viaggio intorno al mondo
per chi: per famiglie con bambini dai 4 ai 7 anni
orari: 15.30
durata: 1h
Gli animali sono inseparabili dagli esseri umani, non solo come ausilio per il lavoro o come risorse per il sostentamento: la loro storia è strettamente legata a quella umana e da questa determinata. Degli uomini possono rappresentare i vizi e le virtù, i sogni e le paure, i desideri e i bisogni.
Ecco la storia di un animale molto celebre: il Leone. Una storia che intreccia elementi naturalistici, analisi sociali, riscontri culturali e che sono supportate da una serie di indizi multisensoriali. Dopo un breve video che rende conto della ricchezza zoologica di Palazzo Vecchio, i bambini ascolteranno il racconto di leoni molto speciali con il supporto di un piccolo teatro portatile, in giapponese chiamato Kamishibai, per poi cimentarsi nella ricerca delle loro numerose rappresentazioni in Palazzo Vecchio.
MUSEO STEFANO BARDINI
Soldati, cavalieri e capitani. Un’armeria favolosa
target: per famiglie con bambini dagli 8 ai 12 anni
orari: 11.00
durata: 1h15’
Giovanni delle Bande Nere è un personaggio affascinante: non solo è il padre di Cosimo, primo duca di Firenze, ma fu anche un valorosissimo condottiero, a capo dell’esercito papale nella lotta contro i lanzichenecchi di Carlo V, che dal nord discesero la Penisola con lo scopo di mettere a ferro e fuoco Roma. Morì giovanissimo sul campo di battaglia ferito da un colpo di falconetto, quello che si può considerare un antenato del cannone. Chi meglio di Giovanni allora può introdurre all’arte della guerra, con il supporto delle armi custodite nell’armeria del Museo, mettendo in luce quanto questa sia cambiata con la rivoluzionaria introduzione delle armi da fuoco? Non mancherà infine un messaggio di pace, perché le armi affascinano grandi e piccini finché rimangono nelle teche di un museo!
Visita al museo
per chi: per giovani e adulti
orari: 12.30
durata: 1h15’
Nel museo si respira la passione che ha animato l’antiquario e connoisseur Stefano Bardini nell’acquisire nel corso della sua vita una quantità così ingente di opere d’arte. La visita permette di conoscere la sua straordinaria collezione, dalle grandi opere – fra cui la Carità di Tino di Camaino o la Madonna dei Cordai di Donatello – alle preziose testimonianze di arti minori quali cassoni, maioliche, tappeti, armi, bronzetti.
COMPLESSO DI SANTA MARIA NOVELLA
Il Cappellone degli Spagnoli di Andrea Bonaiuti. Visita per adulti
per chi: per giovani e adulti
orari: 14.30
durata: 1h15’
La visita permette di apprezzare la bellezza e di comprendere la portata della sala dell’antico Capitolo del convento, più nota come Cappellone degli Spagnoli poiché dal 1566 venne concesso alla comunità spagnola. L’ambiente nasce infatti a metà Trecento per ospitare il consesso quotidiano dei frati, riuniti per la lettura e la meditazione sulla regola e viene affrescato da Andrea di Bonaiuto, il cui ciclo si pone come una delle più alte e spettacolari rappresentazioni della missione domenicana. Dipinti giustamente celebri, quindi, nei quali si celano particolari curiosi della storia dell’ordine e della città, che la visita consentirà di leggere e apprezzare.
Il Cappellone degli Spagnoli di Andrea Bonaiuti. Attività per famiglie
per chi: per famiglie con bambini dagli 8 ai 12 anni
orari: 16.00
durata: 1h15’
L’attività è centrata sulla storia e sulla decorazione dell’antico Capitolo del convento, più noto come Cappellone degli Spagnoli poiché dal 1566 venne concesso alla comunità spagnola. L’ambiente nasce infatti a metà Trecento per ospitare il consesso quotidiano dei frati, riuniti per la lettura e la meditazione sulla regola e viene affrescato da Andrea di Bonaiuto, il cui ciclo si pone come una delle più alte e spettacolari rappresentazioni della missione domenicana. Dipinti giustamente celebri, quindi, nei quali si celano particolari curiosi della storia dell’ordine e della città, che l’attività di laboratorio porrà all’attenzione di piccoli e grandi per poi proporne una personale reintepretazione fra arte e teatro.
MUSEO NOVECENTO
Adrian Paci. I volti della luce
per chi: per famiglie con bambini dagli 8 ai 12 anni
orari: 11.00
durata: 1h15’
A partire dal lavoro compiuto dall’artista a Firenze – culminante nella performance e nell’opera video esposta al museo, che dà il titolo alla mostra – i bambini e le loro famiglie saranno invitati a indagare i silenzi, le voci, le sfumature, i misteri della luce. La luce è infatti presente in molte opere di Adrian Paci in quanto elemento capace di leggere, rileggere e trasformare la realtà; queste saranno il via per avviare una piccola azione performativa che coinvolgerà piccoli e grandi per dare nuova luce alla nostra quotidianità e al nostro sguardo, in linea con il pensiero dell’artista: “il mio progetto di intervento sull’Arno consiste nel passaggio serale di una barca sul fiume, dalla quale escono una decina di fili luminosi che vanno a ‘pescare’ l’immagine nascosta del fondo dell’Arno. Portare la luce nel buio del profondo del fiume per cercare di rendere visibile quello che normalmente rimane nascosto, in questo consiste il mio tentativo. Per me l’arte, più che una produzione di qualcosa di nuovo, è rendere visibile in modo diverso quello che pensiamo di conoscere già”.
La mia casa, ovunque vado
per chi: per giovani e adulti
orari: 12.30
durata: 1h15’
Maestro della pittura e del video, Adrian Paci porta all’attenzione del pubblico i grandi temi della società contemporanea – l’immigrazione e l’emigrazione, la casa e il viaggio, il luogo e il non-luogo, l’individuo e le sue relazioni, l’identità e il ricordo – con grande poesia, fascino e raffinatezza, in stretta connessione con le proprie esperienze di vita e con quelle della sua terra natale, l’Albania, lasciata vent’anni fa con la speranza di un futuro migliore. Le visite alla mostra saranno l’occasione per riflettere sulle proprie radici e restituire in forma video una piccola memoria della propria casa, ovunque essa sia, lavorando con il linguaggio dell’arte sulle fragilità e sulle liquidità del mondo odierno: perché, come afferma l’artista, “la vulnerabilità e la fragilità sono, per me, condizioni umane elementari, capaci di conferire al contempo bellezza e dignità.”
Ciascuno è invitato a portare con sé un oggetto significativo della propria vita, della propria storia o della propria terra.
La proposta è in collaborazione con lo Sportello Immigrazione, Comune di Firenze
LE MURATE
Visita alle Murate e alla mostra Adrian Paci. Di queste luci si servirà la notte
per chi: per giovani e adulti
orari: 15.30, 17.00
durata: 1h15’
La visita permetterà di conoscere la storia del complesso delle Murate, dalla sua fondazione come convento femminile per le monache di clausura – le murate – alla sua trasformazione in carcere nell’Ottocento fino al 1986, anno della riforma carceraria di Mario Gozzini. L’itinerario si snoderà tra gli spazi del complesso per concludersi nel carcere duro, la zona detentiva più severa, dedicando un’attenzione particolare anche alle opere della mostra Adrian Paci. Di queste luci si servirà la notte. Negli spazi di Progetti Arte Contemporanea trovano infatti sede due importanti lavori dell’artista, Home to go e Rasha e tre opere inedite dei giovani artisti Davide D’Amelio, Gianni Barelli e Lori Lako, in grado di offrirci una serie di interrogativi sui temi dell’identità, della casa e della libertà.
IN CITTA’
Un centro storico al centro del mondo
per chi: per famiglie con bambini dagli 8 ai 12 anni
orari: 11.30
durata: 1h15’
Trentacinque anni fa, nel 1982, il centro storico di Firenze veniva dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’umanità. Un intreccio fittissimo di vicoli, case torri e palazzi nobiliari su cui spiccano, nella loro imponenza, i grandi simboli della città medievale: Palazzo Vecchio, la Cattedrale, Orsanmichele, il Bargello, opere ciclopiche di una società in piena espansione che si stava dotando di istituzioni e di un’identità civica e culturale. Punti nevralgici della vita politica e luoghi di aggregazione dove si amministrava la giustizia, si decideva la politica economica, ci si riuniva per feste e commemorazioni pubbliche. Il percorso, dopo una breve presentazione in Palazzo Vecchio centrata sull’UNESCO, si snoderà attraverso questi capisaldi non solo per conoscerne la storia, ma anche e soprattutto per capire che cosa significhi proteggere, custodire e valorizzare un Patrimonio così importante e come ciascuno possa, nei gesti e nelle azioni di ogni giorno, fare la propria parte per contribuire a una Firenze per Bene.