Sabato 17 Febbraio, alle ore 17.00, il
Caffè Letterario Le Murate di Firenze in occasione della
Giornata nazionale del gatto ospita la presentazione del libro
"Il gatto con gli occhiali" di Silvia Vugliano (Morgana Edizioni).
Dalla presenza animale nel nostro mondo e nel nostro immaginario dipende la nostra possibilità di orientamento in un mondo altrimenti incoerente e caotico. A questo nesso salvifico rimandano innumerevoli tracce, dalle metamorfosi ferine delle divinità più antiche, fino ai magici aiutanti che nei miti e nelle fiabe appaiono in forma di animale-guida che conduce chi si è perso per le vie di Questo come dell'Altro Mondo.
In realtà i gatti, fra gli animali guida, sono tutt'altro che numerosi (troppo bizzarri e indipendenti per svolgere il compito fino in fondo?), ma ben rappresentati dal Gatto con gli Stivali, del quale il candido e pacioso gattone Fantasmino, cui - serio ludens - Silvia Vugliano dedica questo suo nuovo libro, arricchito dalle splendide opere visive di Carol Berenyi, è un epigono più riflessivo e sedentario.Fantasmino è l'animale-guida, in senso spirituale, di Agata, la giovane signora solitaria (alter ego dell'autrice) con cui egli vive, beato e al sicuro, in un casale nella campagna toscana, assieme a molti altri gatti. Nella copertina di Carol Berenyi, Agata, nuda e bellissima, imperturbabile, siede sul suo letto, assorta nella lettura, sotto lo sguardo complice e (per lei) rassicurante dei suoi gatti (uno dei quali, bianco e voluttuoso, sonnecchia fra le sue braccia), custodi silenziosi di quel momento di pace perfetta.
Oltre allo sguardo espressivo dei suoi splendenti occhi blu, Fantasmino possiede anche, e coltiva, il dono della parola, con cui comunica esclusivamente con Agata, che ama e ammira immensamente, non solo perché ha gli occhi azzurri come i suoi, e, mamma-gatta in forma umana, gli offre cose buone da mangiare, morbidi cuscini per dormire, e carezze tenerissime, ma anche perché solo a lei può confidare i dubbi, le curiosità, gli innumerevoli interrogativi “sulla vita, sul mondo e sul suo significato, e soprattutto sulla questione dell'Aldilà” che lo rendono inquieto: non si dà pace infatti da quando, ascoltando certe letture fatte da Agata a voce alta, gli erano sembrate irte di contraddizioni, incoerenze, assurdità. Dunque Fantasmino le parla, parla tanto, fa domande, osservazioni e commenti, le chiede chiarimenti, risposte. Le lunghe, argomentate, talvolta incalzanti conversazioni con Agata solo in parte placano la smania di conoscenza di Fantasmino, che decide di esplorare da solo la vasta biblioteca della casa, alla ricerca di spiegazioni.
(dall'introduzione di Gavina Cherchi). Per ulteriori informazioni:
www.lemurate.it