Venerdì 11 Maggio, alle ore 21.15, sarà possibile ascoltare l'organo
Mascioni del
Duomo di Firenze, strumento unico in Italia e fra i pochissimi del genere al mondo, suonato dal russo
Daniel Zaretsky, il più rinomato organista di tutto l’Est europeo e fra i più importanti al mondo, nonché docente al Conservatorio di San Pietroburgo.
Si aggiunge così un altro maestro di fama internazionale alla galleria dei grandi organisti fino ad oggi ospitati da
O flos colende, la rassegna musicale che ha come finalità
di far conoscere al pubblico un patrimonio musicale dimenticato, per lo più legato alla storia cittadina, in buona parte custodito nel prezioso Archivio Musicale dell’Opera di Santa Maria del Fiore.
A Zaretsky il compito di esaltare le qualità sonore del Mascioni, con un programma dove pietre miliari di Bach sono affiancate alla scuola francese di Charles Marie Widor, che tratta l’organo come una grande orchestra (Adagio e Finale dalla Symphonie n. 2), e di Louis Vierne (il Carillon de Westminster, il suo brano più noto, ispirato ai celebri rintocchi che riecheggiano dalla torre del palazzo di Westminster); conclusione inusuale, con un’incursione nella poco nota scuola organistica russa fra Ottocento e Novecento, qui rappresentata da Georgi Muschel (Toccata, con richiami all’antica musica ecclesiastica) e di Christophor Kuschnarev (Passacaglia, di gusto neobarocco).
Ingresso libero
Informazioni e prenotazioni:
www.operaduomo.firenze.it LG