Mercoledì 28 febbraio 2018, alle ore 21.00, al
Teatro Verdi di Firenze l'ORT - Orchestra Regionale della Toscana ospiterà l'
Orchestra da Camera di Mantova, protagonista in una
maratona di tre concerti per pianoforte (Salieri, Mozart, Beethoven). Solista
Benedetto Lupo. L'invito sarà ricambiato il prossimo aprile quando l'Orchestra della Toscana suonerà al Bibiena, settecentesco teatro mantovano, gioiello di architettura e di acustica.
Fondata nel 1981 da Carlo Fabiano, da sempre suo primo violino, l'OCM emerge da subito per brillantezza tecnica, ricerca di qualità sonora, sensibilità ai problemi stilistici e radicamento cittadino. Dal 1993, l'Orchestra è impegnata nel rilancio delle attività musicali della sua città, attraverso la stagione concertistica "Tempo d'Orchestra" che ospita regolarmente alcuni fra i principali solisti, gruppi cameristici e orchestre del panorama internazionale. Nel 2013, ha dato vita al Mantova Chamber Music Festival "Trame Sonore", manifestazione che si svolge nei principali luoghi d'arte cittadini ottenendo subito un'attenzione e una partecipazione straordinarie. La prossima edizione è in programma dal 30 maggio al 3 giugno 2018.
Nell’ultimo quindicennio l'attività dell'OCM si è incentrata principalmente sull’ideazione di ambiziosi cicli monografici dedicati a Beethoven, Mozart, Haydn e Schumann. Arriva a Firenze per suonare il repertorio classico, quello che le si addice di più. Tre Concerti per pianoforte in programma, tutti e tre composti a Vienna nella seconda metà del Settecento: un’autentica maratona per il solista, senza un attimo per tirare il fiato. Lui è Benedetto Lupo, barese, accademico di Santa Cecilia, balzato all’attenzione internazionale dopo l’affermazione al Concorso “Van Cliburn” in Texas nel 1989.
Sotto le sue mani, i brani verrano eseguiti in ordine cronologico di composizione. Si parte con il Concerto n.1 di Salieri (uno dei due soli concerti per pianoforte e orchestra inclusi nel catalogo del compositore entrambi datati 1773). A seguire il K.459 di Mozart (scritto alla fine del 1784, dopo la stesura di una lunga serie di opere tra cui 6 concerti per pianoforte) brano in cui viene accentuato, in una misura un po' insolita per l'autore, la ripetizione di un motivo come testimonia il primo movimento “Allegro” che presenta più di cento ripetizioni dell'inciso iniziale di marcia. Chiude la serata l’op.19 di Beethoven, primogenito dei suoi Concerti però pubblicato per secondo nel 1801. La composizione, probabilmente scritta tra il 1787 e il 1789, rivela il Beethoven innovativo sul piano del metodo costruttivo, governato dalla logica. La sua prima esecuzione in pubblico avvenne il 29 marzo del 1795 al Burgtheater di Vienna: al pianoforte Ludwig van Beethoven diretto sul podio da Antonio Salieri.
Per informazioni:
www.orchestradellatoscana.it