Sabato 10 marzo 2018, alle ore 11.00, presso la Sala Ferri di Palazzo Strozzi a Firenze il Gabinetto Vieusseux prosegue il suo cammino verso i 200 anni con la seconda edizione di Scrittori raccontano scrittori, un programma di rilettura dei classici del Novecento a cura di Alba Donati e Gloria Manghetti. Il progetto ha il Patrocinio del Comune di Firenze e del Centro per il Libro e la Lettura del Mibact, ed è stato sostenuto e condiviso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. Iniziato nel 2017, e quest'anno alla sua seconda edizione, il ciclo prevede che ogni anno dieci scrittori/scrittrici siano invitati a scegliere un Autore del novecento da raccontare ai ragazzi non prima, però, di aver consultato i preziosi documenti conservati nell’Archivio Contemporaneo del Vieusseux alla ricerca di qualcosa di nuovo. Gli scrittori e le scrittrici hanno scelto un autore compagnoa, maestroa, di cui raccontare la storia, la figura intellettuale, il percorso, la vita, i libri partendo dalla consultazione delle carte conservate in sede.
“Abbiamo chiesto agli scrittori di oggi - dice la presidente Alba Donati - una rilettura degli scrittori di ieri fatta a partire da qualcosa di nuovo trovato nei loro appunti, negli scarabocchi, in una variante scritta a margine, in un disegno sul quaderno di appunti. Un gesto importante che offre la possibilità ai più giovani di venire a conoscenza di quel deposito di ricchezze che è un fondo archivistico.”
L’archivio Bonsanti ha più di 150 fondi, “un suggestivo percorso – dice la direttrice Gloria Manghetti – tra autografi, dipinti, libri, oggetti, fotografie, e cimeli vari che ben si prestano a un viaggio della o nella memoria.”. L’obiettivo è portare gli studenti del liceo ad ascoltare 10 lezioni eccellenti, fatte dai migliori scrittori di oggi su 10 scrittori di ieri. Sensibilizzare quindi le giovani generazioni a conoscere da vicino e da dentro la letteratura, e recuperare l'amore per la cultura umanistica.
Dopo Mauro Covacich, Antonio Moresco, Federica Manzon, Giorgio Vasta e Mariapia Veladiano il ciclo prosegue sabato 10 marzo con Michele Mari su Carlo Emilio Gadda.
Due scrittori, Gadda e Mari, al servizio delle proprie ossessioni, pronti ad assecondarle e a celebrarle: scrittori che hanno nell’ossessione non solo il proprio tema principale ma l’ispirazione stessa. Michele Mari partirà infatti dall'impressione suscitatagli dall'archivio del Gabinetto Vieusseux in generale e dal fondo Gadda in particolare, per parlare della mania archivistico-elencatoria di Gadda, a partire dai suoi primissimi elenchi infantili e proseguendo con i diari militari. Metterà tutto questo in relazione al disperato e ossessivo bisogno di ordine di Gadda, così evidente in tutta la sua opera. E non mancherà di raccontare poi della sua ambigua situazione di ingegnere/scrittore, dei suoi studi e scritti tecnici, e infine del suo tormentato rapporto con la famiglia, in particolare con la madre (entrando nella Cognizione del dolore) e ovviamente con il fratello Enrico.
I prossimi incontri: Alessandro Zaccuri su Carlo Betocchi (17/03), Francesca Manfredi su Dino Buzzati (24/03), Valeria Parrella su Anna Maria Ortese (07/04), Alessandra Sarchi su Paolo Volponi (14/04).
Michele Mari è nato a Milano nel 1955. Figlio del designer e artista Enzo Mari, insegna Letteratura Italiana all'Università Statale di Milano. Filologo, cultore di fantascienza e di fumetti, il suo stile letterario, estremamente composito, sembra richiamare scrittori quali Carlo Emilio Gadda, Tommaso Landolfi e Giorgio Manganelli, e fuori d'Italia, Louis-Ferdinand Céline. I suoi libri sono: Di bestia in bestia (Longanesi 1989; Einaudi 2013), Io venía pien d'angoscia a rimirarti (Longanesi 1990; Marsilio 1998; Einaudi 2016), La stiva e l'abisso (Bompiani 1992; Einaudi 2002), Euridice aveva un cane (Bompiani 1993; Einaudi 2004), Filologia dell'anfibio (Bompiani 1995; Laterza 2009), Tu, sanguinosa infanzia (Mondadori 1997; Einaudi 2009), Rondini sul filo (Mondadori 1999), I sepolcri illustrati (Portofranco 2000), Tutto il ferro della torre Eiffel (Einaudi 2002), I demoni e la pasta sfoglia (Quiritta 2004; Cavallo di Ferro 2010), Cento poesie d'amore a Ladyhawke (Einaudi 2007), Verderame (Einaudi 2007), Milano fantasma (edt 2008, in collaborazione con Velasco Vitali), Rosso Floyd (Einaudi 2010), Fantasmagonia (Einaudi 2012), Roderick Duddle (2014 e 2016) e Leggenda privata (Einaudi 2017).
Carlo Emilio Gadda (Milano 1893 - Roma 1973). Scrittore, poeta e ingegnere, ha segnato la narrativa del Novecento attraverso un impasto originalissimo di linguaggi diversi (dialetti, termini gergali e tecnici, neologismi) e un incessante stravolgimento delle strutture tradizionali del romanzo. La sua infanzia e la sua giovinezza sono caratterizzate da una serie di eventi traumatici che torneranno in modo quasi ossessivo come motivi della sua opera: la costruzione di una villa in Brianza, il fallimento del padre, la povertà, la generosità della madre nei confronti degli estranei e la scarsa attenzione per il figlio. Prende parte alla prima guerra mondiale ed è prigioniero in Germania. Nel 1920 si laurea in ingegneria al Politecnico di Milano e nel 1922 si trasferisce per lavoro in Argentina. Nel 1925 è a Roma, dove lavora prima per un'industria privata e in seguito per i Servizi Tecnici del Vaticano. Nel 1931 pubblica, per le edizioni Solaria, "La Madonna dei Filosofi", raccolta di prose narrative e nel 1934 "Il castello di Udine", che vince il Premio Bagutta. In "Letteratura" tra il 1938 e il 1941 pubblica "Cognizione del dolore".Tra il 1940 e il 1950 vive a Firenze, dedicandosi esclusivamente alla letteratura, pubblica "L'Adalgisa" (1944). Negli anni Cinquanta vengono pubblicati "Il primo libro delle favole" (1952) e "Novelle del ducato in fiamme" (1953). Tra il 1955 e il 1973, anno della sua morte, avvenuta a Roma, vengono pubblicati "I sogni e la folgore" e "Giornale di guerra e di prigionia" (1955), "Quer pasticciaccio brutto de via Merulana" (1957), "I viaggi la morte" (1958), "Verso la Certosa" (1961), "La cognizione del dolore" e "Accoppiamenti giudiziosi" (1963), "Le meraviglie d'Italia" e "I Luigi di Francia" (1964), "Eros e Priapo" e "Il guerriero, l'amazzone e il verso immortale nella poesia di Foscolo" (1967), "La meccanica" (1970), "Novella seconda" (1971).
I progetti sono stati pensati per le scuole medie superiori. Ogni incontro sarà seguito da un massimo di due classi. Gli incontri saranno comunque aperti al pubblico fino a esaurimento posti.
Info: www.vieusseux.it