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mercoledì 25 dicembre 2024

DunCreagan in concerto al Six Bars Jail di Firenze

24-03-2018

7 concerti in 6 paesi per DunCreagan, il gruppo noto per le sue versioni innovative di brani tradizionali di musica irlandese e scozzese che sabato 24 Marzo alle 21.30 suonerà sul palco del Six Bars Jail di Firenze (SMS Serpiolle - via delle Masse, 38). Dopo i “tutto esaurito” dello scorso anno a Monaco di Baviera, Salisburgo e Praga, il gruppo di 4 musicisti porta con sé una vivace raccolta di brani musicali, canzoni e storie.

Al trio di Tom McKean (voce, bodhrán, bouzouki), Carrick Eggleston (accordion) e Kelley Bishop (chitarra, armoniche), si è unita la talentuosa violinista Sarah Collins, proveniente dai Chasing Redbird.
McKean, professore di folklore alla University of Aberdeen, porta una rara profondità al repertorio, sempre in espansione, di canzoni, alcune delle quali in gaelico scozzese. Mentre alcuni brani, come Hey Donal e Lord John, sono arrangiamenti completamente strumentali, i DunCreagan hanno semplificato sempre più gli accompagnamenti, trasmettendo le emozioni di ogni canzone mediante il vecchio stile (sean-nós) da pub del canto tradizionale scozzese e irlandese.
Och Oganaich Laghaich, con dialoghi a due voci á cappella, e Lord Gregory, una ballata delicata e commovente su una giovane donna che ha subito un torto, rappresentano la nuova estetica del gruppo. Non tutta l’ offerta del gruppo è tratta da fonti celtiche: McKean adatta Further on up the Road, una canzone di Bruce Springsteen, rendendola un commovente requiem che suona sorprendentemente tradizionale. L’aggiunta di Collins ha particolarmente arricchito il repertorio tipico della band. The Very Last Straw, che viene eseguita in coda a Further on up the Road, e Tune for the Girls, della violinista americana Liz Carroll, introduce una nuova dimensione nel suono dei DunCreagan. Mentre i vecchi brani del gruppo hanno un suono più aspro, qui il violino controbilancia armoniosamente il potente accordion di Eggleston, dando origine a un tessuto più liscio. Al contempo, il ruolo della chitarra si è ampliato con Bishop che dà il suo contributo melodico, lasciando al bouzouki di McKean il compito di sostenere il ritmo e l’armonia.

Il materiale precedente dei DunCreagan è rimasto intatto. I classici reel galoppanti, come The Rocky Slope/Gleann Coise Binn/A Tribute to Whelan and Ivers, sono un po’ meno spigolosi ma mantengono intatta la scatenata vitalità  delle versioni originali, mentre i brani preferiti come The Gyetside Lass e Busk, Busk Bonnie Lassie sono solidi come non mai, sebbene ora evochino un’aria sognante. E il gruppo continua a trarre ispirazione dall’eredità dello scomparso Rick Gagné, uno dei membri originali, con alcune delle sue sorprendenti composizioni che fanno da base per nuovi set, come The Finch in the Thistles/The Flying Cloud/Chickadee.

I DunCreagan sono atterrati in Austria il 16 Marzo, con la Repubblica Ceca, la Slovacchia, la Croazia, la Slovenia e l’ Italia in agenda. Mentre l’itinerario del loro tour prende forma, c’è grande aspettativa per un graditissimo ritorno.

Ingresso: 10 euro.

Info: www.sixbarsjail.it