Città di Firenze
Home > Webzine > Aperture e visite guidate speciali per la Grotta di Madama nel Giardino di Boboli
mercoledì 25 dicembre 2024

Aperture e visite guidate speciali per la Grotta di Madama nel Giardino di Boboli

21-03-2018
Fino al 18 aprile, dal 2 al 17 maggio e dal primo al 5 giugno 2018 i visitatori del Giardino di Boboli a Firenze possono ammirare dall’interno un gioiello architettonico come la Grotta di Madama, dal martedì al venerdì, dalle 8,15 alle 14, accompagnati dal personale delle Gallerie che ne illustra la storia e le bellezze.
 
La Grotta, o Grotticina, è il risultato di un progetto del Tribolo che comprende il vicino giardino di frutti nani, elementi d'arredo scultoreo e il sistema di viottoli pavimentati con sassi di fiume.
Voluta dalla Granduchessa Eleonora di Toledo, moglie di Cosimo I (probabilmente all’origine del nome), la grotta fu costruita da Davide Fortini, cognato del Tribolo, che alla sua morte (1550) ne realizzò, fra il 1553 e il 1555, fedelmente il progetto.

In un angolo appartato del giardino l’edificio imita un ambiente sotterraneo e naturale ma è invece posto fuori terra e completamente costruito.  Cosimo I è celebrato attraverso l’iconografia imperniata sul segno zodiacale del Capricorno, scelto dal Duca, poi Granduca, a rappresentarlo in quanto simbolo di chi ama raggiungere con lentezza e caparbietà (“festina lente”) le vette più ambite. Cosimo voleva così collegarsi idealmente con i potenti del suo presente e del passato che erano nati sotto quella stella come l’imperatore Carlo V o Cesare Augusto, fondatore dell'impero romano.

Un timpano classicheggiante è inserito in una facciata coperta da rocce spugnose.
All'interno è riproposta la decorazione con spugne e stalattiti che vanno a incorniciare una vasca marmorea (l'originale fu successivamente spostato sul lato sinistro della facciata di palazzo Pitti) sormontata da tre statue di capre e una grande testa di ariete di Giovanni di Paolo Fancelli. Il pavimento in cotto bicolore bianco e rosso è di Santi di Michele Buglioni, gli affreschi interni che, incorniciati, spiccano fra le pietre spugnose, sono di Francesco Ubertini detto il Bachiacca. Di Baccio Bandinelli è la capra di dimensioni maggiori posta in basso nella parete di fondo.

Per ulteriori informazioni: www.uffizi.it