In occasione di Valletta Capitale Europea della Cultura 2018, Palazzo Vecchio dedica a questa storica città, centro nevralgico del Mediterraneo, una mostra curata da Sandro Debono e organizzata da Heritage Malta con il patrocino dell’Ufficio del Primo Ministro di Malta, in collaborazione con il Comune di Firenze.
La città di Valletta fu costruita a seguito del celebre Assedio di Malta del 1565, quando un dispiegamento ingente di forze ottomane venne respinto dai Cavalieri dell’Ordine di San Giovanni e dai maltesi. La prima pietra fu posta il 28 marzo 1566. Da questa data si cominciò la costruzione di una città-fortezza che proseguì quasi ininterrottamente fino alla seconda metà del Settecento.
La mostra si sviluppa tra la Sala delle Carte Geografiche e la Sala dei Gigli di Palazzo Vecchio raccontando la storia di Valletta attraverso una selezione di importanti testimonianze cartografiche del MUZA, il nuovo Museo Nazionale d’Arte di Malta che aprirà i battenti nei prossimi mesi. Le mappe del MUZA, suddivise in tre sezioni, dialogano idealmente con le carte geografiche di tutto il mondo conosciuto nella seconda metà del Cinquecento che decorano gli armadi dell’omonima sala di Palazzo Vecchio, intorno al più antico globo terrestre di grandi dimensioni giunto fino ai nostri giorni. A fare di questa stanza della Guardaroba medicea una spettacolare sala di cosmografia fu il duca Cosimo I che partecipò alla difesa di Malta mandando sul posto, ancora prima dell’assedio, il suo architetto esperto di fortificazioni Baldassarre Lanci e poi inviando galere e aiuti in denaro e munizioni in sostegno del re di Spagna.
Nella Sala delle Carte Geografiche si introducono le imprese compiute nel Mediterraneo dall’Ordine di San Giovanni, conosciuto anche come Ordine di Malta. La prima parte racconta l’Assedio di Malta come descritto dal cartografo fiorentino Anton Francesco Lucini. Questa sezione offre anche l’occasione di ammirare due dei quattro stati delle mappe d’assedio di Giovanni Francesco Camocio, concessi in prestito per la prima volta da quando pochi mesi fa sono stati iscritti dall’UNESCO nel registro “Memory of the World”, diventando Patrimonio dell’Umanità.
La seconda parte mostra la ‘città nuova’ successivamente costruita. La cartografia dell’epoca rappresenta il nuovo agglomerato urbano nel suo doppio ruolo di città-fortezza e centro cosmopolita. Nell’ultima tappa si racconta Valletta come città mediterranea dalla spiccata identità europea. Qui ne vengono messe in risalto la posizione strategica, rimasta invariata nei secoli, la vicinanza alla Sicilia e le relazioni con le altre isole e gli altri porti del
Mediterraneo. Il percorso narrativo si chiude con una mappa manoscritta dell’area portuale della città che ne mostra nel dettaglio le principali fortificazioni completate alla fine del XVIII secolo.
Valletta Capitale d'Europa
Esposizione temporanea
23 marzo - 10 maggio 2018