Fenysia, scuola dei linguaggi della cultura è al suo secondo appuntamento aperto al pubblico. Dopo la presentazione del Nuovo Devoto Oli,
Giovedì 29 marzo 2018, alle ore 17.00, a
Palazzo Pucci (via de' Pucci, 4 - Firenze) si parlerà ancora di lingua e di scrittura, in occasione dell’uscita del libro
"Come NON scrivere" di Claudio Giunta (Utet). A dialogare con lui ci sarà
Alfonso Berardinelli, critico letterario e autore a sua volta di un altro NON: "Non incoraggiate il romanzo" (Marsilio). Alfonso Berardinelli tiene proprio in questi giorni il corso sul linguaggio del ‘Giornalismo culturale’ alla Scuola Fenysia.
Modera l’incontro Giuseppe Grattacaso. Introduce Alba Donati, fondatrice di Fenysia.
Claudio Giunta, Come NON scrivere, Utet, 2018Da un lato c’è la tradizione italiana che ha dato credito e promosso un linguaggio retorico e altisonante, dall’altro c’è la pura trivialità: le parole di moda, che hanno una diffusione inarrestabile fino a determinare lo spirito del tempo. Da un lato c’è ‘discendere dal lato opposto’ invece di scendere, dall’altro c’è ‘mitico’, ‘allucinante’. Da un lato ‘recarsi' invece di ‘andare’, ‘ giungere' invece di ‘ arrivare' e dall'altro ‘approcciare’ ‘ in contesto signorile’ e via di seguito. Claudio Giunta, attento osservatore di quello stile di vita che si mostra attraverso il linguaggio, scrive un libro molto divertente sui nostri vizi. Che poi a ben guardare sono vizi del pensiero. E tutto è una questione d’orecchio. Ma come si abitua l’orecchio a riconoscere il modo giusto dalla trivialità? Non c’è altro che studiare, ‘scrivere e riscrivere con pazienza’. Per esempio chi? Gadda, Savinio, Calvino, Labranca, solo per rimanere in Italia. Leggere, essere concreti, scrivere poco, essere brevi, conoscere ciò di cui si scrive: praticamente la ricetta della felicità (del lettore).
Per ulteriori informazioni:
www.scuolafenysia.it