Una scultura "liquida" che si adatta al tempo e allo spazio senza rinunciare alla vocazione civile e all'istinto ribelle dell'artista: venerdì 6 Aprile, alle ore 18.00, la galleria Eduardo Secci propone il vernissage di "Maree", installazione di Paolo Grassino all'Hotel Relais Santa Croce di Firenze, in via Ghibellina, 87.
Grassino si inserisce nel solco di una lunga tradizione di scultura "impegnata", presentando con Maree (2016) un’installazione che denuncia il cinismo del nostro tempo attraverso la rappresentazione violenta dell’indifferenza di certi “branchi” umani, che pensano egoisticamente alla propria sopravvivenza senza considerare le conseguenze delle loro azioni sugli altri simili.
Il branco di cani neri, sovraeccitato dall’appartenenza al gruppo. I cani sentinella si appostano, altri esplorano per conquistarsi una posizione prevaricando i compagni, il maschio dominante si accoppia sulla cima imponendosi su tutti.
Paolo Grassino sintetizza in poche azioni “animalesche” i vizi e i difetti della società contemporanea, descrive l’uomo usando l’animale (il cane, da sempre compagno dell’uomo), preso però nella sua condizione più primitiva e istintiva.
L’installazione intende dimostrare che l’umanità è affetta da una psicopatologia collettiva che obnubila il raziocinio e compromette la convivenza pacifica. Secondo l’artista, è ancora possibile imbrigliare questa forza negativa, riversarla in un’azione positiva di protesta per ottenere un cambiamento radicale in grado di sovvertire le istanze violente e imprimere una svolta di tolleranza al mondo che verrà. Mentre la spugna sintetica nera àncora la scultura al presente del nostro tempo, le girali che sostituiscono il pelo e il legno la astraggono dalla contingenza elevandola a modello universale.
Maree è un’opera figlia del proprio tempo, ma che resiste anche fuori da esso: il tempo, infatti, è una componente essenziale del processo di realizzazione. Risultato dell’incastro di molti pezzi singoli che permettono di modificarne anche l’impianto formale, la struttura compositiva varia a seconda del contesto di riferimento e delle esigenze espressive.
Info: www.eduardosecci.com