Dopo il tutto esaurito e la grande festa collettiva della Passeggiata “C’era una volta…il manicomio” sabato 14 e domenica 15 aprile alle ore 21 è in scena Sissi Abbondanza a San Salvi con la sua “Casa di bambole”, in prima assoluta.
Casa di bambole è una creazione di e con Sissi Abbondanza, storica presenza dei Chille de la balanza, che negli ultimi anni ha narrato teatralmente straordinarie figure femminili come Giusi Pastore. Le immagini sono a cura di Paolo Lauri, luci e suoni di Gabriele Ramazzotti.
Casa di bambole indaga su un universo di solitudine, ma stavolta in un mondo di soli replicanti, in cui non si ritrovano più persone ma ectoplasmi. Una donna nella sua casa (nido e prigione) alla fine di una festa e in attesa l’indomani dell’arrivo del suo uomo, scopre un’altra se stessa (reale o immaginaria?) con cui dialogare. Lo spettacolo è una riflessione sull’incapacità di rapportarsi nel reale che spinge verso dialoghi isolati, creando mondi in cui si finisce con il parlare in un infinito, crudele soliloquio.
Il testo di Sissi Abbondanza è liberamente ispirato agli scritti di Ingeborg Bachmann, parole invase dall’ansia di libertà ed amore, soprattutto all’indomani del suicidio di Paul Celan, poeta anche lui e disperato amore della Bachmann. Celan, ebreo e vittima dell'orrore dei campi, si uccise alcuni anni dopo la Shoah, gettandosi nella Senna, e la Bachmann scrisse «La mia vita finisce perché lui è annegato nel fiume durante la deportazione, era la mia vita. L' ho amato più della mia vita».
Abbondanza racconta la disperata solitudine di una donna, riflette con la Bachmann sulla facoltà dell'uomo di cannibalizzare le vite degli altri, di derubarle e impoverirle. Crimini privati, atti di morte senza azione, dove il carnefice aspetta e basta, forse lascia che la vittima si ammali e crolli. Qualcuno non muore: sopravvive, ma sopravvive e basta: “Voglio essere libera. Così libera da poter essere indotta in tentazione ancora una volta. Desidero una grande tentazione, assumerne la responsabilità ed esserne dannata. Oggi io non vivo, aderisco a tutto, mi lascio coinvolgere in tutto quello che accade, in modo da non poterne mai cogliere una mia personale occasione. Il tempo mi sta appeso a brandelli. Voglio decidere chi sono.” E ancora: “Non ho più nulla da temere. Deve incominciare a diventare importante ciò che io penso e credo, e non più ciò che mi hanno costretta a pensare e la vita che mi avevano permesso di vivere…lavorerei più volentieri. Anche se ho sempre lavorato volentieri, ma al mio lavoro manca la maledizione, la costrizione, l’assoluta necessità.”
L’ingresso allo spettacolo costa solo 10 €, ma per venire incontro alle tante richieste di spettatori interessati a partecipare a più eventi, i Chille hanno deciso di proporre un abbonamento all’intero “Teatro dei Chille”, che prevede ancora altri 4 spettacoli sino al 22 aprile, a soli 15 €. Si segnala che, anche a causa della limitatezza dei posti disponibili, è comunque necessario prenotare tempestivamente i singoli spettacoli.
Per informazioni e prenotazioni ai diversi eventi: tel. 055 6236195 whatsapp 3356270739 o mail info@chille.it, o www.chille.it.