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sabato 20 aprile 2024

''Donne di Troppo'' a Palazzo Strozzi: Sandra Petrignani racconta Marguerite Duras

15-05-2018
Alcune scrittrici di oggi raccontano alcune scrittrici di ieri. Si tratta di "Donne di troppo", il ciclo di incontri a cura di Alba Donati, dedicata a quelle donne che hanno faticato a vivere la loro stranezza, la loro originalità, la loro unicità, in un mondo che chiedeva loro solo di essere conformi alle attese della società.

"Sono donne dalla vita esemplare - spiega Alba Donati - sia nel senso della gioia sia nel senso del dolore, donne che hanno vissuto intensamente la loro vita, anche laddove non era consentito. Sono caratteri forti, eccedenti la norma, difficilmente catalogabili in percorsi collettivi, in movimenti, in gruppi. Donne sole e fortissime che hanno lasciato una scia luminosa ovunque siano transitate."

Il secondo appuntamento della rassegna sarà martedì 15 Maggio, ore 17.30, alla Sala Ferri di Palazzo Strozzi di Firenze, dove la scrittrice Sandra Petrignani parlerà del suo libro "Marguerite", sulla vita della scrittrice e regista francese Marguerite Duras. Ne farà un racconto sia dal punto di vista biografico che letterario, partendo dal forte contrasto delle due zone geografiche che l'hanno formata e che sono entrambe presenti nell'opera sia narrativa sia cinematografica: la selvaggia infanzia indocinese e il mondo intellettuale parigino, impegnato politicamente a sinistra (dalla Resistenza alla dolorosa uscita dal Pd). Un viaggio nei luoghi e nelle case di Duras per capire meglio una personalità spinosa, volitiva e engagée, passionale e controcorrente, solitaria ma attenta a mantenere un costante dialogo diretto col pubblico. L'importanza centrale di una madre amatissima, ma sentita tutta la vita dalla parte dei fratelli e contro di lei, e quella dei suoi tanti uomini, compreso il figlio, adorato ma non quanto Marguerite amava la scrittura. Tanto che la storia del suo romanzo più famoso, "L'amante", s'intreccia a una sofferta contrapposizione con questo figlio che in famiglia chiamavano affettuosamente "Outa" (Pulcetta).

Sandra Petrignani (Piacenza, 1952) è una scrittrice, giornalista e blogger italiana. Ha studiato alla Sapienza di Roma, conseguendo la laurea in Lettere. Dopo un esordio poetico e la scrittura di una commedia, Psiche e i fiori di Ofelia, ha collaborato per dieci anni a Il Messaggero, dove è stata assunta nel 1987. Nel 1989 è passata a Panorama. Ha poi collaborato alle pagine culturali de L'Unità e Il Foglio. Molte delle interviste del primo periodo giornalistico confluiranno in due libri, Le signore della scrittura (1984) e Fantasia&Fantastico (1986). Nel 1982 ha partecipato con Vincenzo Cerami, Beniamino Vignola, Paolo Repetti, Malcolm Skey, e altri scrittori più giovani all'avventura della Casa editrice Theoria (chiusa nel 1995). Risale al 1987 il suo primo romanzo, Navigazioni di Circe, cui seguiranno molti altri libri, articoli ed anche tre radiodrammi. Con Neri Pozza ha pubblicato: La scrittrice abita qui (2011), pellegrinaggio nelle case di grandi scrittrici del Novecento; i racconti di fantasmi Care presenze (2004); il libro di viaggio Ultima India (2006); il romanzo-documento Addio a Roma (2013) e la biografia romanzata di Duras, Marguerite (2014). Da Beat è stato recentemente riproposto il suo secondo libro, del 1988, Il catalogo dei giocattoli.

Marguerite Duras, pseudonimo di Marguerite Germaine Marie Donnadieu (Saigon, 1914 – Parigi, 1996) è stata una scrittrice e regista francese. Nasce a Gia Dinh, nell’Indocina francese (oggi Vietnam), il 4 aprile del 1914. Viene mandata in collegio a Saigon ove si innamora di un ricco e giovane cinese. La sua esperienza in Indocina, la lebbra, la giungla, la società coloniale, la natura riemergeranno sempre dai suoi numerosi romanzi. Nel 1932 si trasferisce in Francia, per studiare diritto, matematica e scienze politiche, non smettendo mai di pensare all’Indocina. Nel 1939 sposa lo scrittore Robert Antelme. Nel 1942 muore il suo primo figlio e il fratello preferito Paulo. Nel 1943 cambia il proprio cognome in Duras, dal nome di un villaggio nel dipartimento del Lot e Garonna, dove si trovava la casa del padre. Partecipa alla Resistenza durante l’occupazione nazista, insieme al marito Robert Antelme, che verrà deportato a Dachau. Dopo la seconda guerra mondiale milita tra le file del PCF fino al 1950, quando viene espulsa essendo considerata dissidente. Il suo esordio in campo letterario avvenne nel 1942 con il romanzo Gli impudenti (Les impudents), ma la fama arrivò nel 1950 con Una diga sul Pacifico (Un barrage contre le Pacifique). E'autrice di numerosi racconti brevi, film e, soprattutto, romanzi, incluso il best-seller, nonché opera autobiografica, L’amante pubblicato nel 1984, che le vale il prestigioso premio Goncourt quello stesso anno. Dopo le riprese del film omonimo, la Duras pubblica un altro romanzo intitolato L’amante della Cina del Nord, nel quale riscrive l’intera vicenda. Altre opere importanti sono: Moderato cantabile, divenuto poi un film con lo stesso nome; Il rapimento di Lol V. Stein; India Song, divenuto anch’esso un lungometraggio nel 1975. Duras è anche l’autrice della sceneggiatura del film del 1959 Hiroshima mon amour, diretto da Alain Resnais. Partecipa alla contestazione degli studenti nel 1968, è sulle barricate, e crea lo slogan “Sous le pavés, la plage. 

La rassegna è promossa dal Gabinetto Vieusseux con il patrocinio del Comune di Firenze, del Centro per il libro e la lettura del Mibact e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.

Ingresso gratuito fino a esaurimento posti

Info: www.vieusseux.it

LG