Un libro, interamente ambientato a Firenze, anticipato da un articolo sul numero di dicembre della rivista «GQ», che lo ha segnalato fra i 12 scrittori da seguire nel 2018: venerdì 18 maggio, alle ore 18.30, Vito di Battista presenta il suo primo romanzo "L'ultima diva dice addio" alla Libreria La Feltrinelli, in via de' Cerretani 40R.
È la notte di capodanno del 1977 quando Molly Buck, stella del cinema di origine americana, muore in una clinica privata alle porte di Firenze.
Davanti al cancello d’ingresso è seduto un giovane che l’attrice ha scelto come suo biografo ufficiale. È lui ad avere il compito di rendere immortale la storia che gli è stata data in dono. E forse molto di più.
Inizia così il racconto degli eventi che hanno portato Molly Buck prima al successo e poi al ritiro dalle scene, lontana da tutto e da tutti nella casa al terzo piano di una palazzina liberty d’Oltrarno, dove lei e il giovane hanno condiviso le loro notti insonni.
Attraverso la maestosa biografia di un’attrice decaduta per sua stessa volontà, L’ultima diva dice addio mette in scena una riflessione sulla memoria e sulla menzogna, sul potere della parola e sulla riduzione ai minimi termini a cui ogni esistenza è sottoposta quando deve essere rievocata. Un romanzo dove i capitoli ricominciano ciclicamente con le stesse parole e canzoni dell’epoca scandiscono lo scorrere del tempo, mentre la biografia di chi ricorda si infiltra sempre più nella biografia di chi viene ricordato.
Nato nel 1986 in un paese d'Abruzzo a trecento gradini sul mare, Vito di Battista ha studiato a Firenze, dove si è laureato in Italianistica scegliendo una tesi su Romain Gary, Tarjei Vesaas e J.M. Barrie. Dopo essersi spostato a Bologna, ha ottenuto la laurea magistrale in Letterature comparate con una tesi su Ted Hughes, Sylvia Plath e Hart Crane.
Nel 2012, grazie a un suo racconto, è stato selezionato per il Cantiere di Scritture Giovani del Festivaletteratura di Mantova.
Questo è il suo primo romanzo.