I
Musei del Bargello presenteranno, in occasione della
apertura gratuita della prima domenica del mese, il restauro concluso dei tre pannelli dipinti dal
Maestro di Serumido (attivo a Firenze tra il 1500 e il 1530) con le
Storie di Perseo e Andromeda e la loro nuova collocazione all'interno del percorso museale di
Palazzo Davanzati.
Domenica 3 giugno, alle
ore 16.00, il Direttore dei Musei del Bargello
Paola D'Agostino presenterà l'evento e i curatori
Daniele Rapino e
Benedetta Matucci accompagneranno i visitatori alla scoperta di un itinerario museale arricchito da alcuni arredi di grande pregio artistico – provenienti dalle collezioni del Museo Nazionale del Bargello – e dal riallestimento di opere già presenti, in una collocazione tesa a migliorare ancora di più la fruizione dello stile di vita e degli ambienti di una dimora tra il Trecento e la fine del Cinquecento.
I tre dipinti con la Storia di Perseo e Andromeda , databili tra il 1515 e il 1520, erano appartenuti un tempo al cardinale Carlo de' Medici, fratello del granduca Cosimo II. La loro collocazione originaria è ignota ma erano destinati, quasi certamente, a decorare un ambiente domestico in occasione di un matrimonio, come suggerisce il tema tratto dalle Metamorfosi di Ovidio. In particolare la scena raffigurante Perseo che libera Andromeda dal mostro che la teneva prigioniera ha un precedente iconografico nel dipinto realizzato da Piero di Cosimo - oggi conservato alle Gallerie degli Uffizi - commissionato in occasione delle nozze di Filippo Strozzi e Clarice de'Medici.
Oltre al grande interesse per una figura poco nota, ma aggiornata sulle realizzazioni dei migliori artisti del primo Cinquecento, queste tre opere hanno un alto valore storico documentario, poiché rappresentano un raro esempio di arredo complesso giunto fino a noi. Le tre tavole, molto probabilmente, erano inserite in una boiserie, ovvero una spalliera a parete con lo scopo di attenuare il freddo dei rigidi inverni: l'insieme rendeva l'arredo estremamente elegante e l'unità spaziale e prospettica con punto di fuga centrale, confermerebbe che in origine erano posti l'uno accanto all'altro. Il nuovo allestimento su una parete della Sala madornale del secondo piano vuole evocherà per il visitatore la funzione di questi pannelli dipinti.
I dipinti sono stati restaurati con fondi del
Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Info:
www.bargellomusei.beniculturali.it RC