I mondiali non sono solo un evento, una sfida o una battaglia. Sono le vite di chi li gioca e di chi li guarda. Sono corpi e ricordi. Sono le passioni di chi li ha vissuti, i volti di chi li ha animati, le voci di chi li ha raccontati. Giovedì 7 giugno, alle ore 18.00, la Libreria IBS+Libraccio Firenze (Via de'Cerretani, 16r) ospiterà la presentazione del libro di Stefano Bizzotto "Giro del mondo in una Coppa. Partite dimenticate, momenti indimenticabili dell’avventura mondiale" (Edizioni Il saggiatore). Insieme all’autore sarà presente Mario Tenerani.
Ventuno sono le edizioni della Coppa del Mondo. Quarantaquattro i passi di Maradona prima di segnare il gol contro l’Inghilterra, tre i minuti che separano quel gol dalla piroetta diabolica della ≪Mano de Dios≫. Ancora tre i minuti – i più belli della storia – in cui il Brasile di Garrincha e Pelè segna e colpisce due pali contro l’Unione Sovietica. Duemilatrecentosettantanove le reti segnate dal 1930 al 2014. Sette i secondi dell’urlo di Tardelli. La voce di Stefano Bizzotto ha raccontato momenti memorabili di calcio, e in questo Giro del mondo in una coppa ci accompagna attraverso capolavori sportivi, incontri mancati con il destino, momenti di tragedia, generosità e trionfo. Saliamo sull’autobus che accompagna i giocatori dell’Uruguay a disputare la finale del 1930; ci fermiamo al semaforo londinese che suggerisce all’ arbitro Aston l’idea dei cartellini; entriamo nello stadio Monumental mentre Daniel Passarella solleva la coppa, a poche centinaia di metri dalle celle dove i desaparecidos ascoltano la partita alla radio; scendiamo a San Siro davanti agli occhi di Buffon, in lacrime per il mondiale che non giocherà più.
Chiunque abbia assistito a quella partita, sa dove si trovava e con chi era il giorno della parata impossibile di Zoff contro il Brasile, oppure – ventiquattro anni dopo – la sera in cui Fabio Grosso segnava l’ultimo rigore contro la Francia. Chissà quanti, fra coloro che oggi hanno dai sessant’anni in su, sono scesi in strada dopo Italia-Germania 4-3 e ricordano quei momenti come se fossero storia di ieri.
Stefano Bizzotto è un giornalista e telecronista sportivo. Dopo aver lavorato per Alto Adige e Gazzetta dello Sport, nel 1991 è entrato in Rai.Ha seguito sette Campionati del Mondo di calcio, sei Olimpiadi estive e quattro Olimpiadi invernali, e scritto, insieme a Tania Cagnotto, Che tuffo, la vita! (Lìmina, 2012).
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