Il
Florence Dance Festival prosegue la sua missione artistico-culturale per la straordinaria città del Rinascimento italiano, con grandi artisti internazionali e con la presentazione delle più interessanti compagnie di danza dal panorama italiano. La rassegna dell'
Estate Fiorentina, in programma dal
3 Luglio al 2 Agosto 2018, si svolge in un luogo speciale come il
Chiostro Grande in
Santa Maria Novella.
Due appuntamenti da non perdere all'insegna della danza a livello internazionale: si inizia
giovedì 12 Luglio con il
Balletto di Torino. Da oltre quarant'anni attiva sulla scena nazionale la compagnia ha recentemente cambiato guida – con un passaggio di consegne tra la fondatrice Loredana Furno e Viola Scaglione. In realtà il passaggio segna non un cambiamento radicale quanto l'evoluzione della filosofia del gruppo, da sempre concentrato nel proporre un discorso coreografico innovativo, con ballerini di livello indiscusso.
Lo sguardo, fin qui rivolto su alcuni nomi nazionali della coreografia d'autore, si spinge ora all'estero. È nato così un proficuo sodalizio con il coreografo israeliano di stanza in Olanda Itzik Galili, affermato autore per grandi compagnie, dal Nederland Dans Theater alla Rambert Dance Company, pluripremiato e apprezzato dalla critica internazionale. Con Itzik la collaborazione, nata nel 2014 in occasione della creazione Quasi una fantasia, si è stretta in questi ultimi tempi, conferendo al coreografo anche la posizione di mentore dell'ensemble piemontese in questo momento di trasformazione. In questa raffinata proposta fiorentina, Il Corpo Sussurrando, vedremo così un famoso lavoro di Galili, Chamaleon, declinato da una sola interprete stimolata dalle musiche di Cage: una sfida alla versatilità espressiva e alle molteplici sfaccettature dell'universo femminile. Vedremo inoltre un lavoro di una giovane coreografa cinese, di stanza a New York, Yin Yue, che ha perfezionato una tecnica chiamata FoCo-Folk Contemporary, nella quale il retaggio delle danze popolari mongole e cinesi si mischia alle più innovative espressioni occidentali.
Yin Yue, coreografa di origini mongole, attiva da tempo a N.Y. dove ha creato una sua compagnia, è artista residente del 92Y Dance Center è oggi invitata a creare per importanti realtà americane: in Europa ha debuttato grazie al BTT per il quale ha curato Con Diviso su musica di Giovanni Sollima, un lavoro in cui lo scambio di energie ed esperienze con i ballerini italiani è centrale. Terzo momento della serata Concept 1 con musica dal vivo affidata all'arpa di Federica Magliano, nel quale si lascia spazio all'improvvisazione dei sei interpreti: il dialogo danza/musica si crea dinanzi agli occhi degli spettatori in tempo reale. Un divertimento intellettuale e fisico, una pratica che mette in scena il misterioso momento della creazione.
Si prosegue
venerdì 13 Luglio, con la
Company Blu con la direzione artistica e coreografie di
Charlotte Zerbey e
Alessandro Certini presenta
ANGEL - Indagine sui generis tra i sonetti di William Shakespeare. Formazione storica legata alla prima generazione di autori della Nuova Danza Italiana, punta di eccellenza per quanto riguarda la divulgazione del pensiero coreografico post modern il cui focus è sull'improvvisazione, espresso attraverso workshop, perfomances, happenings e veri e propri spettacoli Company Blu è davvero una pioniera nella diffusione della New Dance in Italia. Alessandro Certini e Charlotte Zerbey da trent’anni compagni di scena e di vita hanno consolidato ben presto la filosofia della loro visione artistica in questo concetto essenziale e allo stesso tempo esplicito: l'aleatorio, la messa in discussione, in una parola l'impensato. Un processo compositivo, il loro, che nasce quindi da dialoghi che si trasformano in andamenti corporei sempre pronti a spiazzare, a "sorprendere", a rompere lo schema prefissato sfondando nell'improvvisazione e facendo partire il corpo e la mente verso altre dimensioni. Molteplici i punti di partenza per i loro lavori: la dialettica creativa con la musica; lo scambio con altri dance makers, ma anche fatti privati resi simbolici o elementi di poesia.
Nel caso di Angel è il ciclo shakespeariano di sonetti ad affascinare Charlotte, qui autrice di uno spettacolo tutto al femminile (sono tre giovani donne le sole interpreti). Il ciclo di sonetti che canta l'amore sfiorando l'ambiguità (chi è il Fair Youth invocato dal poeta? E la Female Evil che Shakespeare disprezza?) diventa lo spunto per una coreografia dove i chiaroscuri dei versi e dei loro riferimenti si trasfonde in una danza e in un uso del corpo che assume significato in quanto tale: si svela e attraverso il sapiente distendersi dei gesti, del peso, dell'energia, rivela anch'esso emozioni, sfuggenti e indicibili- che si rifrangono nelle tre interpreti come parti di un medesimo ritratto, o come aspetti contrastanti. Tutti riuniti in un unicum – essere umano assoluto, misterioso e sfuggente.
Per ulteriori informazioni:
www.florencedancefestival.org RC