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giovedì 25 aprile 2024

''Le Villi'' e ''Ehi Giò'', due spettacoli in scena al Maggio Musicale Fiorentino

16-10-2018
Parte la Stagione lirica e balletto 2018/2019 del Maggio Musicale Fiorentino con il dittico in programma da martedì 16 a domenica 28 Ottobre, alle ore 20.00, nel Teatro in Piazza Vittorio Gui, 1.

In scena "Le Villi" di Giacomo Puccini in un nuovo allestimento e "Ehi Giò" di Vittorio Montalti, opera dedicata a Rossini, già Leone d'argento per la musica alla Biennale di Venezia del 2010 - in prima rappresentazione assoluta nella sua versione definitiva, che vedono sul podio il maestro Marco Angius, Francesco Saponaro regista e scenografo e le coreografie della Compagnia Nuovo Balletto di Toscana.

Il debutto di Giacomo Puccini nel mondo dell'opera è datato 31 maggio 1884, quando al Teatro dal Verme di Milano va in scena "Le Villi". Testimone di una fase sperimentale della drammaturgia pucciniana, "Le Villi" è il cimento di un giovane compositore, fresco di studi al Conservatorio di Milano, che sceglie di misurare le proprie capacità con un'opera di piccole dimensioni - tre soli i personaggi più il coro - e con un genere, quello dell'opera-ballo, molto apprezzato al tempo. Anche il soggetto fiabesco di matrice nordica era di gran moda in quegli anni; il libretto di Ferdinando Fontana è infatti ispirato all'antica leggenda germanica delle Villi, creature fantastiche vendicatrici delle anime delle fanciulle morte per amore. Già ispiratrici di un noto balletto parigino, le singolari creature sono protagoniste del brano più fortunato e conosciuto dell'opera di esordio di Puccini: la "Tregenda", il balletto dalle movenze sinistre del secondo atto in cui le Villi invitano il fedifrago Roberto a danzare con loro fino a farlo morire per sfinimento.

Su libretto di Giuliano Compagno, "Ehi Giò" è l'opera di Vittorio Montalti dedicata a Rossini, composta nel 2016 e rappresentata per la prima volta al Teatro Lirico di Spoleto. Nella breve opera Montalti ritrae un Rossini ormai anziano, rintanato nel suo rifugio dorato di Passy e costretto dall'inaspettata visita di una squadra di operai a rivivere alcune tappe del suo mito: dalla passione gourmand, all'ipocondria, dai nostalgici ricordi di una carriera folgorante e gloriosa al male di vivere, suo compagno di sempre. I fantasmi del passato - donne amate, cantanti e impresari - riprendono così vita in una scrittura modernissima e stimolante che si muove con agio tra l'ampia gamma delle intonazioni vocali impiegate, sonorità elettroacustiche e colte citazioni musicali.

Per maggiori informazioni: www.operadifirenze.it 

RC