La possibilità di apprezzare disegni di grandi artisti come Raffaello Sanzio, Giorgio Vasari, Ludovico Carracci, Federico Barocci, Peter Paul Rubens, Pietro da Cortona e Giambattista Tiepolo è stata prorogata, fino a domenica 30 settembre 2018, per la mostra "Raffaello, Rubens, Tiepolo. Studi d'Autore dal '500 al '700" al Museo Horne (via de' Benci, 6).
L'esposizione propone 21 opere conservate nella raccolta grafica del collezionista inglese Herbert Percy Horne, generalmente non visibile al pubblico. I fogli seguono un ordine cronologico che abbraccia tre secoli, dal Cinquecento al Settecento, e rimandano a prestigiose commissioni e celebri imprese, dagli affreschi delle Stanze Vaticane alla decorazione del Salone dei Cinquecento, da luoghi di culto a dimore nobiliari. La selezione comprende tutti i disegni di Raffaello presenti nel fondo grafico posti ad aprire il percorso espositivo che corre attraverso i secoli, offrendo al pubblico la possibilità di apprezzare artisti come Giorgio Vasari, Ludovico Carracci, Federico Barocci, Peter Paul Rubens, Pietro da Cortona e Giambattista Tiepolo. Dal rapido schizzo a forme più complesse e raffinate, dal primo abbozzo allo studio preparatorio, dal dettaglio alla più articolata impostazione compositiva, ogni disegno testimonia di peculiarità stilistiche d'autore ed evoca il gusto e gli interessi del collezionista, raffinato esteta e colto studioso.
Nel 1911 l'architetto e storico dell'arte inglese Herbert Percy Horne acquista Palazzo Corsi, con l'intento di dare una adeguata cornice alla propria collezione di dipinti, sculture, disegni e arredi, così da ricreare l'atmosfera e gli ambienti di una dimora rinascimentale. Alla sua morte, nel 1916, lascia la propria raccolta (che nel frattempo si è sviluppata fino ad accogliere oltre seimila opere) allo Stato italiano, dando vita a una fondazione, destinata 'a beneficio degli studi'. Ancora oggi il Museo Horne si presenta ai visitatori così come lo ha voluto il collezionista inglese: un raffinato scrigno di capolavori di pittura e scultura (da Giotto a Simone Martini, a Masaccio, a Filippino Lippi, a Domenico Beccafumi e al Giambologna) ma anche e soprattutto una casa, arredata con pezzi pregiati dal Duecento al Seicento. Nel cuore di Firenze, luogo-simbolo della cultura e dell'arte del Rinascimento, il museo si propone così come uno spazio in cui rivivere il passato e scoprire usi, costumi e arte della città tra Quattro e Cinquecento.
La mostra è realizzata con il contributo di Fondazione CR Firenze.
Per maggiori informazioni: www.museohorne.it