Un'occasione per scoprire un lato meno conosciuto dell’originale ed eclettico personaggio cui è legata la nascita del Museo della Casa Fiorentina Antica in via Porta Rossa, 13. Il Museo di Palazzo Davanzati ha prorogato, fino al 30 ottobre 2018, la mostra Omaggio a Elia Volpi pittore.
L'esposizione, allestita nella loggia d'ingresso, continuerà a dare il benvenuto introducendo alla visita del museo col suo racconto originale sulla poliedrica figura di Elia Volpi, considerato il padre del Museo di Palazzo Davanzati, presentato in una veste più intima e soprattuto risaltando quella meno conosciuta di pittore.
L'intraprendente collezionista/antiquario, considerato l'artefice della prima rinascita di Palazzo Davanzati e il padre del Museo, fu colui che nel primo Novecento restaurò l’antico Palazzo trasformandolo in un museo privato allestito immaginando, tra realtà e sogno, l'arredo di una ricca dimora tra Medioevo e Rinascimento e cotribuendo in modo significativo a diffondere a livello internazionale, l'eccellenza di un gusto e un particolare stile d'arredo fiorentino.
Elia Volpi si cimentò anche in una personale produzione artistica figurativa, durante e dopo la sua formazione presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Questa fase è poco nota ma non meno importante per restituire una visione a tutto tondo di questa complessa personalità. La mostra ripercorre la formazione e l’attività giovanile (dai primi anni Settanta all’inizio degli anni Novanta dell’Ottocento) del Volpi, attraverso l’esposizione di dipinti e disegni in gran parte inediti, pervenuti al museo grazie a donazioni e di alcune opere provenienti da collezioni private.
Tra le opere in mostra, abbiamo alcuni disegni giovanili tratti dai grandi maestri del Rinascimento e nudi maschili eseguiti dal vero; il bozzetto affiancato alla foto d'epoca, del raffinato ventaglio dipinto per la Regina Margherita nel 1885, con la Regina seduta nel giardino delle Grazie e incoronata dal Genio d’Italia in mezzo alle Virtù morali e civili; il fascinoso Ritratto di Pia Lori, sua futura moglie, risalente al 1890 circa, affiancato e in dialogo col Ritratto di Elia Volpi, realizzato nel 1915 da Silvio Zanchi, suo amico e storico collaboratore nei restauri di Palazzo Davanzati; il magnifico Ritratto di fanciulla del 1885, utilizzato come immagine rappresentativa della Mostra, che spicca per la grande modernità e altre suggestive e vivaci tele del giovane Volpi quali la Vocazione sbagliata e La vetrina dei balocchi (1886).
In esposizione anche una sezione multimediale e in particolare un video inedito, intitolato Elia Volpi nella quiete di Villa di Celle; il filmato presentato per la prima volta, contiene riprese girate in tempi e luoghi diversi introducendoci in alcuni momenti della vita privata di Elia e della sua numerosa famiglia attorno alla fine degli anni Venti del Novecento.
Inoltre, un pannello touch screen con le foto dell’album dedicato a La storia di Palazzo Davanzati permetterà di ricostruire la storia della “creazione” del Museo e di un vero e proprio modello di “fiorentinità”.
La mostra sarà visitabile, negli orari di apertura del museo con biglietto d'ingresso ordinario.
Per maggiori informazioni: www.bargellomusei.beniculturali.it