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giovedì 21 novembre 2024

''Islam e Firenze'', arte e collezionismo dai Medici al Novecento in mostra agli Uffizi e al Bargello

09-08-2018
Le sezioni della mostra “Islam e Firenze”, ospitate nelle sale del Museo Nazionale del Bargello, resteranno aperte fino al 4 novembre 2018. Un percorso spettacolare, vario, e affascinante attraverso secoli di scambi e contaminazioni culturali: "Islam e Firenze. Arte e collezionismo dai Medici al Novecento" è il titolo della grande mostra che rappresenta un’occasione unica per scoprire conoscenze, scambi, dialoghi e influenze tra le arti di Occidente e Oriente. Una sontuosa rassegna di arte islamica, curata da Giovanni Curatola, organizzata dagli Uffizi e dal Museo Nazionale del Bargello con importanti prestiti internazionali e anche opere significative da altri istituti del territorio fiorentino (Museo Stibbert, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, Museo Bardini e la Villa medicea di Cerreto Guidi). 

Un comitato scientifico internazionale ha lavorato intensamente alla selezione delle opere e al catalogo della mostra, con saggi ricchi di indagini scientifiche e storiche che mettono in chiaro il ruolo importantissimo di Firenze negli scambi interreligiosi e interculturali tra il Quattrocento e il primo Novecento. 

La mostra si articola in due sedi espositive: al Bargello viene illustrato un periodo fondamentale di ricerca, collezionismo e allestimenti museali di fine Ottocento e inizio Novecento, con opere dalle donazione di Louis Carrand e Giulio Franchetti e dalle collezioni di Frederick Stibbert e Stefano Bardini. In quegli anni Firenze era infatti frequentata da importanti collezionisti, italiani e stranieri, direttori di musei, curatori, tutti conoscitori ed estimatori di arte islamica.

Agli Uffizi, l'altra sede espositiva, sono raccolte le testimonianze artistiche dei contatti fra Oriente e Occidente: le suggestioni e i ritratti di sultani, esemplari preziosi della lavorazione dei metalli, ricercatissimi già dai tempi di Lorenzo il Magnifico, le ceramiche orientali, o quelle ispano-moresche con stemmi nobiliari fiorentini. Stoffe e grandi tappeti provenienti dall’Egitto mamelucco di fine Quattrocento o degli inizi del Cinquecento, entrati molto presto nelle collezioni mediceo-granducali, i vetri, i metalli che hanno influenzato la coeva produzione italiana, e non ultimi gli splendidi manoscritti orientali provenienti dalla Biblioteca Nazionale e della Biblioteca Medicea Laurenziana.

Per maggiori informazioni: www.bargellomusei.beniculturali.it